Francesco Renga domenica all'Auditorium: "Canto l'amore perché guida tutta la nostra vita"

Francesco Renga domenica all'Auditorium: "Canto l'amore perché guida tutta la nostra vita"

di Simona Santanocita
C'è una Nuova luce nell'ultimo progetto discografico di Francesco Renga, titolo del singolo incluso nell'album Scriverò il tuo nome, ricco di nuove e grandi collaborazioni. Fra le altre, quelle con Francesco Gabbani per il brano L'amore sa e con Ermal Meta, autore di Era una vita che ti stavo aspettando. Due fra i 14 brani inediti, che guardano dritto al futuro e che il cantante intonerà al Parco della Musica, insieme ai grandi successi per più di due ore di live. 

Il tuo attuale stato d'animo
«Mi sento benissimo e molto carico» 

Il tuo album come nasce? 
«È figlio di un tour magico. D'altra parte è il mio primo album live dopo oltre 30 anni di carriera, un traguardo e insieme un modo per ringraziare il pubblico».

Il tema centrale? 
«L'amore in ogni sua sfumatura, perché è il sentimento che guida tutta la nostra vita». 

Cosa significa per te stare sul palco? 
«È il luogo di massima condivisione, quello in cui decade l'ultima barriera fra te il pubblico e, il mio obiettivo è proprio quello di rendere i fan protagonisti di questo meraviglioso viaggio in musica». 

Le tue collaborazioni con Gabbani ed Ermal Meta
«Due giovani autori e amici di grande talento. Per me un arricchimento, perché lavorare con loro mi ha permesso di confrontarmi con un linguaggio più contemporaneo, capace di farmi individuare un modo di cantare più moderno ed efficace, ideale per raggiungere anche le nuove generazioni». 

Nel nuovo disco hai inserito alcuni schizzi che tu stesso hai realizzato
«Amo l'arte e adoro disegnare, un dono come quello del canto».

Le tue priorità? 
«Essere felice e, ovviamente i miei figli e la mia famiglia, che sono i capisaldi della mia vita».

Che padre sei? 
«Il migliore che posso. Penso non ci sia nulla in realtà da insegnare ai figli».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Luglio 2017, 09:59
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