Fast Animals and Slow Kids, successo in crescita con l'album “È gia domani”. È il sesto disco della rock band

Fast Animals and Slow Kids, successo in crescita con l'album “È gia domani”. È il sesto disco della rock band

di Francesca Binfarè

La band rock dei Fast Animals and Slow Kids (Aimone Romizi, Alessio Mingoli, Jacopo Gigliotti e Alessandro Guercini) ha da poco pubblicato il disco “È già domani”. In una settimana dall’uscita è arrivato al quinto posto della classifica italiana degli album e al secondo di quella dei vinili. L’impressione è che questi ragazzi, che hanno scelto il loro nome ispirandosi a una gag del cartone animato I Griffin, dopo 10 anni di carriera abbiano fatto il grande passo verso un successo più ampio. Lunedì 1 novembre saranno ospiti del Lucca Comics & Games dove - a partire dalle ore 12:00 nello stand BeccoGiallo (Padiglione Bernardini, Piazza Bernardini, stand BRD 102) - incontreranno i loro fan e firmeranno le copie della Graphic Novel “Come reagire al presente”, il primo libro che racconta la storia, le canzoni, e qualche curiosità della band italiana. Un successo di cui abbiamo parlato con il frontman Aimone Romizi.

Un disco che sta andando meglio del precedente “Animali notturni”. Riflessioni?

«Ci sembra un percorso per fortuna di crescita. Ogni disco è andato un po’ meglio del precedente e ognuno ha sempre rispecchiato quello che eravamo noi come persone nel momento in cui lo abbiamo scritto. Siamo contenti di essere qui, con il nostro sesto lavoro, e siamo contenti dei risultati. Quello che conta di più però è chiederci se ascolteremmo questo disco se non ne fossimo gli autori: la risposta è sì».

Questo album è una riflessione sul tempo, figlia della pandemia?

«Presente e futuro si sono pericolosamente uniti o quasi.

Le cose piccole, che poi piccole non sono, sfuggono. Mettiamo tanto di noi all'interno di un disco quindi se il covid non ci fosse stato non ci sarebbe stato lo stesso disco. Però non tutti i brani sono nati durante la pandemia, per esempio il singolo più recente, “Stupida canzone”, ci frullava in testa da gennaio 2020».

L’idea di partecipare al Festival di Sanremo l’avete accarezzata?

«Questa è una decisione di squadra, ci sono tempistiche strette da rispettare: stiamo cercando di lavorare affinché ci sia qualcosa che realmente ci smuova dentro e che ci rappresenti, però non bisogna affrettare il percorso».

Nel 2020 avreste dovuto fare un tour nei club, tutto esaurito. La scorsa estate avete fatto un tour acustico. Il 7 aprile 2022 tornerete a suonare dal vivo con tutta l’energia che vi contraddistingue?

«Sì, sarà un live potente. Festeggeremo i nostri 10 anni insieme a tutte le persone che ci ascoltano, in un contesto che dia quel senso carnale di live come lo abbiamo sempre inteso».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Ottobre 2021, 19:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA