Eurovision, la canzone che ha fatto vincere
l'Ucraina fa infuriare la Russia: ecco perché

Eurovision, la canzone che ha fatto vincere l'Ucraina fa infuriare la Russia: ecco perché

di Claudio Fabretti
Quando la tensione tra due paesi è alle stelle, può bastare anche una canzone a farla riesplodere. Così la vittoria dell'Ucraina all'Eurovision Song Contest diventa un caso politico.

Tutta colpa di 1944, la canzone di Jamala trionfatrice alla rassegna di Stoccolma, con un testo che rievoca la storia vissuta dalla sua bisnonna materna, tra i tatari accusati di collaborare con la Germania nazista e deportati nel 1944 dalla Crimea all'Uzbekistan per ordine di Josip Stalin.Mosca non l'ha presa bene. A cominciare dal senatore Klintsevitch Frantz, che ha subito tuonato: «È la politica che ha sconfitto l'arte».

«L'Ucraina in realtà ha perso», ha rincarato la dose su Facebook il presidente della Commissione Esteri del Senato russo, Konstantin Kosachev, mentre la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, l'ha buttata sul sarcasmo: «Per vincere la prossima edizione del concorso servirà una canzone contro il sanguinario presidente siriano Bashar al Assad», ha ironizzato.La questione, insomma, travalica i confini della competizione canora e diventa diplomatica.

Tanto più perché quel testo è stato interpretata come una critica alla recente annessione russa della Crimea, nel marzo 2014. Mosca aveva addirittura tentato di bloccare la partecipazione di Jamala, chiedendo la squalifica del brano. Ma la giuria ha tenuto duro, ammettendo il testo. E alla fine lo scontro con la Russia è avvenuto anche in gara, dove l'Ucraina, con 534 punti, ha superato l'Australia, ma soprattutto Sergey Lazarev, rappresentate russo, tra i grandi favoriti della vigilia.

Davanti a 200 milioni di spettatori, che hanno seguito la finale in diretta dalla Globe Arena di Stoccolma, la bella Susana Jamaladinova, in arte Jamala, 32 anni, ha cantato il dolore dei tatari deportati: in soli tre giorni, ne morirono di stenti 200mila, nelle aride steppe dell'Asia centrale. «Ero certa che quando si canta e si racconta la verità, si è in grado di toccare le persone», ha commentato Jamala, nella serata che ha avuto come guest star Justin Timberlake e ha visto l'italiana Francesca Michielin non andare oltre il 16° posto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Maggio 2016, 08:59
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