Roma guida la riscossa della musica dal vivo. Nella prima stagione dopo le restrizioni per la pandemia, la Capitale supera anche Milano nella classifica dei biglietti venduti per i concerti: due milioni. Merito soprattutto degli eventi al Circo Massimo e al Rock in Roma che hanno catalizzato l’attenzione generale.
Ma in tutta Italia i ticket office possono fare festa. «Dall’inizio dell’anno a oggi per concerti a pagamento sono stati venduti circa 8.000.000 di biglietti, cifra mai toccata in precedenza - esulta il presidente di Assomusica, Vincenzo Spera - La previsione per il 2022 è di 7-800 milioni di fatturato da bigliettazione più un indotto di 2 miliardi di euro. Va anche detto che dal 2012 alla pandemia, la musica dal vivo ha segnato una crescita costante intorno all’8% ogni anno su quello precedente».
L’arrivo della carovana di Jovanotti a Marina di Cerveteri, con due date del suo Jova Beach Party davanti a circa 50.000 spettatori (che si sommano ai 220.000 delle prime 6 date) è stato solo l’ultimo capitolo di un’estate a tutto live. Con cifre ragguardevoli: 701.000 spettatori per il tour di Vasco, 600.000 biglietti venduti da Ultimo, 320.000 da Blanco, i 175.000 di San Siro per la festa di Max Pezzali, i 70.000 dei Måneskin al Circo Massimo, più uno stadio Olimpico sold-out per la rimpatriata dei due amici ritrovati Francesco De Gregori e Antonello Venditti e la prima data in uno stadio (al Meazza) per Alessandra Amoroso. Ma se le star italiane dominano, non sono mancati gli acuti di sempreverdi rockstar internazionali, come Elton John e i Rolling Stones che hanno stregato il pubblico di San Siro.
«Siamo riusciti a portare a casa ottimi risultati, una fantastica estate piena di successi - commenta Maxmiliano Bucci, fondatore e organizzatore di Rock in Roma - Certamente quello dei Måneskin è stato l’evento che ha avuto più risalto, ma abbiamo avuto tanti sold-out. Per i concerti di Vasco Rossi, dei Maneskin e di Ultimo hanno lavorato oltre 5.000 persone.
L'assessore di Roma Onorato: «Numeri destinati a crescere ancora»
Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Moda e Sport di Roma Capitale, che effetto le fa vedere questo sorpasso di Roma su Milano?
«Sono orgoglioso di questo risultato, ma è solo l’inizio. I numeri sono esaltanti: record di presenze, grandi artisti, grande entusiasmo del pubblico e una organizzazione impeccabile. Abbiamo invertito l’orientamento della precedente amministrazione, che diceva sempre “no” a prescindere per ogni proposta. Solo così Roma ha recuperato il ruolo che le spetta di Capitale dei grandi eventi. Proseguiremo con il sindaco Gualtieri su questo percorso.
Qual è il segreto? Solo la voglia post-lockdown o anche location e nomi che funzionano?
«Dal Circo Massimo all’Olimpico, dall’Auditorium a Capannelle: la nostra città dispone di location suggestive e prestigiose, che si adattano e valorizzano i diversi generi musicali aggiungendo atmosfere uniche. Per questo gli artisti e gli organizzatori preferiscono Roma ma anche perché noi crediamo che i grandi eventi generino valore aggiunto per l’economia cittadina».
Si può migliorare ancora?
«La stagione non è ancora terminata e i numeri sono destinati a crescere. A partire da Blanco, che ha fatto registrare il tutto esaurito con 60mila presenze a Capannelle e senza dimenticare le 6 serate sold-out con Renato Zero a fine settembre al Circo Massimo. In autunno annunceremo il cartellone del prossimo anno, che batterà ogni record proiettando Roma tra le prime città europee per l’intrattenimento live».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Luglio 2022, 06:05
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