Febbre da live: Roma supera Milano con 2 milioni di biglietti

Febbre da live: Roma supera Milano con 2 milioni di biglietti

di Claudio Fabretti

Roma guida la riscossa della musica dal vivo. Nella prima stagione dopo le restrizioni per la pandemia, la Capitale supera anche Milano nella classifica dei biglietti venduti per i concerti: due milioni. Merito soprattutto degli eventi al Circo Massimo e al Rock in Roma che hanno catalizzato l’attenzione generale.
Ma in tutta Italia i ticket office possono fare festa. «Dall’inizio dell’anno a oggi per concerti a pagamento sono stati venduti circa 8.000.000 di biglietti, cifra mai toccata in precedenza - esulta il presidente di Assomusica, Vincenzo Spera - La previsione per il 2022 è di 7-800 milioni di fatturato da bigliettazione più un indotto di 2 miliardi di euro. Va anche detto che dal 2012 alla pandemia, la musica dal vivo ha segnato una crescita costante intorno all’8% ogni anno su quello precedente».
L’arrivo della carovana di Jovanotti a Marina di Cerveteri, con due date del suo Jova Beach Party davanti a circa 50.000 spettatori (che si sommano ai 220.000 delle prime 6 date) è stato solo l’ultimo capitolo di un’estate a tutto live. Con cifre ragguardevoli: 701.000 spettatori per il tour di Vasco, 600.000 biglietti venduti da Ultimo, 320.000 da Blanco, i 175.000 di San Siro per la festa di Max Pezzali, i 70.000 dei Måneskin al Circo Massimo, più uno stadio Olimpico sold-out per la rimpatriata dei due amici ritrovati Francesco De Gregori e Antonello Venditti e la prima data in uno stadio (al Meazza) per Alessandra Amoroso. Ma se le star italiane dominano, non sono mancati gli acuti di sempreverdi rockstar internazionali, come Elton John e i Rolling Stones che hanno stregato il pubblico di San Siro.
«Siamo riusciti a portare a casa ottimi risultati, una fantastica estate piena di successi - commenta Maxmiliano Bucci, fondatore e organizzatore di Rock in Roma - Certamente quello dei Måneskin è stato l’evento che ha avuto più risalto, ma abbiamo avuto tanti sold-out. Per i concerti di Vasco Rossi, dei Maneskin e di Ultimo hanno lavorato oltre 5.000 persone.

Solo all’Ippodromo delle Capannelle, per 37 concerti abbiamo impiegato 9.000 persone a lavoro. L’indotto della città ne ha beneficiato tantissimo».

L'assessore di Roma Onorato: «Numeri destinati a crescere ancora»

Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Moda e Sport di Roma Capitale, che effetto le fa vedere questo sorpasso di Roma su Milano?
«Sono orgoglioso di questo risultato, ma è solo l’inizio. I numeri sono esaltanti: record di presenze, grandi artisti, grande entusiasmo del pubblico e una organizzazione impeccabile. Abbiamo invertito l’orientamento della precedente amministrazione, che diceva sempre “no” a prescindere per ogni proposta. Solo così Roma ha recuperato il ruolo che le spetta di Capitale dei grandi eventi. Proseguiremo con il sindaco Gualtieri su questo percorso.
Qual è il segreto? Solo la voglia post-lockdown o anche location e nomi che funzionano?
«Dal Circo Massimo all’Olimpico, dall’Auditorium  a Capannelle: la nostra città dispone di location suggestive e prestigiose, che si adattano e valorizzano i diversi generi musicali aggiungendo atmosfere uniche. Per questo gli artisti e gli organizzatori preferiscono Roma ma anche perché noi crediamo che i grandi eventi generino valore aggiunto per l’economia cittadina».
Si può migliorare ancora?
«La stagione non è ancora terminata e i numeri sono destinati a crescere. A partire da Blanco, che ha fatto registrare il tutto esaurito con 60mila presenze a Capannelle e senza dimenticare le 6 serate sold-out con Renato Zero a fine settembre al Circo Massimo. In autunno annunceremo il cartellone del prossimo anno, che batterà ogni record proiettando Roma tra le prime città europee per l’intrattenimento live».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Luglio 2022, 06:05
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