Enrico Nigiotti di nuovo in tour dopo "l'esilio" a Capraia. «Sul palco canto il ritorno alla vita»

Enrico Nigiotti di nuovo in tour dopo "l'esilio" a Capraia. «Sul palco canto il ritorno alla vita»

di Rita Vecchio

Un tour dalla gestazione lunga, «manco fosse i Promessi Sposi». Ci scherza su, Enrico Nigiotti. Le date live più volte rinviate causa pandemia «chiuderanno quel cerchio bellissimo e fortunato» iniziato con il disco Cenerentola e il brano L'Amore è, cantato a X-Factor 2017 (arriva terzo) con cui si apre un nuovo capitolo della sua carriera di cantautore, passando per altri due Sanremo e arrivando a oggi. La prima data è stata a Livorno, la sua città, poi Roma (oggi) e Milano (21 gennaio): «Un tour che mi sono immaginato più volte e che non voglio più rinviare».


Lo Stato poteva fare meglio?
«Non mi sono mai aspettato molto. Non mi sento rappresentato. Sono un livornese, un quasi anarchico. Uno Stato che si è comportato come sappiamo con il DDl Zan, come avrebbe potuto mettere l'arte in primo piano?».
Disilluso?
«No. Sono incazzoso e incazzato. Credo nella rivoluzione in piazza, più che in un tweet da 7 miliardi di like. La storia insegna».
E quindi l'esilio a Capraia?
«Era il mio posto in quel momento di lockdown. Un'isola con 90 abitanti. Senza nulla. Qui ho scritto Notti di luna. Ma ora ho voglia di salire su un palco: due ore di musica e tanto blues. Un concerto empatico, scaletta costruita che scorre veloce».
Una festa?
«Un ritornare alla vita. E io mi sento vivo come non mai. Voglio prendere e fare, e so che quello che desidero davvero è suonare. Questo tour chiuderà un cerchio aperto con L'Amore è, il brano con cui ho iniziato davvero a fare musica per mestiere».
L'inizio non era stato ad Amici, nel 2010?
«Avevo 19 anni. Dopo l'auto eliminazione, me ne andai a lavorare in magazzino con mio nonno. Il contratto discografico con Caterina Caselli fu strappato. Sono ripartito con X-Factor, con una maturità di scrittura ma provata prima».
E la Caselli?
«Mi ha scritto qualche tempo dopo, complimentandosi. È una persona che ricordo con affetto. Sa valorizzare l'artista, rendendolo libero».
E Maria De Filippi?
«Resta la più grande professionista. Prima di X-Factor le scrissi che avrei cercato di non fare gli sbagli del passato. Ha capito. Anche quando decisi di non partecipare ad Amici Speciali perché era morto il mio migliore amico. Ero una testa calda, per non usare un altro eufemismo, ma Amici resta una delle esperienze più belle della mia vita».
A proposito, l'amore come va? C'è poi andato Sopra a quell'isola da tanti soldi/Bevendo vino e birra?
«L'amore va bene ed è sempre lo stesso.

Su quell'isola - le Maldive - ci andrò chiuso il tour. Parto il 31 gennaio».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Gennaio 2022, 11:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA