Elvis Presley, a 37 anni dalla morte
vanno all'asta 72 oggetti appartenuti al mito

Elvis Presley, a 37 anni dalla morte ​vanno all'asta 72 oggetti appartenuti al mito

di Simona Orlando
Come ogni re che si rispetti, Elvis omaggiato con una lunga settimana di celebrazioni. Ogni anno, a met agosto, il suo popolo va in pellegrinaggio da Tupelo, nella baracca senza bagno dove nacque nel ‘35, e nella chiesetta dove assorbì il gospel e i rudimenti del blues, passando per il “Johnnie’s Drive In”, dove mangiava cheesburgers e il negozio in cui la madre gli comprò, per 7 dollari, la prima chitarra, avanti fino a Memphis, invasa dai suoi cloni, inclusi improbabili giapponesi e afroamericani. Il 15 si tiene la consueta fiaccolata che dura fino al 16 mattina, quando i devoti sfilano al Giardino della Meditazione di Graceland, per mettere un fiore sulla sua tomba.



I CIMELI

Per la prima volta, quest’anno, dal 14 agosto, verranno messi all’asta alcuni suoi cimeli proprio all’interno dell’imperiale tenuta, di rara pacchianità, ma santuario che per numero di visite è secondo solo alla Casa Bianca. 72 gli oggetti da collezionismo. Tra questi c’è la Cadillac Seville del 1977, l’ultima guidata da Presley ma solo una delle duecento che possedeva, la chitarra Martin D-28 che regalò alla sua guardia del corpo, la copia della sceneggiatura di Love Me Tender. C’è la sua tessera bibliotecaria, il contratto che nel 1969 siglò con Las Vegas per una serie di fortunati concerti, il certificato di matrimonio, un pendente in oro diciotto carati a forma di leone, con diamanti, smeraldi e rubini, indossato quando incontrò Nixon nello studio ovale. Priscilla Presley, sua moglie dal 1968 al 1973, ci tiene a sottolineare che nessuno degli oggetti che le appartengono saranno venduti. All’ex consorte restano la casa e ciò che contiene. Come non fosse abbastanza lucrativo il mercato che ruota intorno a The King, il 14 agosto inaugura anche l’hotel“The Guest House at Graceland”, 450 stanze, costato 70 milioni di dollari.

Nella Elvis Week sarà intitolata una nuova placca agli American Studios, dove registrò molti brani, saranno mostrati in anteprima il concerto-documentario Elvis: That’s The Way It Is e il cortometraggio Nobodyambientato prima del big bang. Il titolo fa riferimento al primo colloquio dell’artista in una sala di incisione, che andò più o meno così: «Che musica fai?» «Tutti i generi», «Sì, ma a chi somigli?» «A nessuno».

E’ già sold out l’incontro Conversazioni su Elvis, con colleghi, amici, musicisti e parenti lontanissimi. Fa eccezione, in questa edizione, la presenza di Priscilla Presley, che forse allenterà la morsa mitologica e racconterà qualche aneddoto. Elvis morì il 16 agosto 1977, a 42 anni, per arresto cardiaco. Il suo corpo fu ritrovato in bagno. Già da tempo non stava in salute, soffriva di depressione e disordini alimentari, era obeso e si strafogava di psicofarmaci e cibo spazzatura. Per molti fu un lutto inaccettabile, che ha dato la stura a una serie di avvistamenti postumi. Di fronte a Graceland campeggia un cartellone con la frase di John Lennon: «Prima di Elvis, non esisteva niente».



IL RITUALE

A parte le novità del 2014, la Elvis Week prevede alcuni immutabili rituali. La festa partita l’8 agosto con vari tributi presso l’Hard Rock Cafè, karaoke per piccoli Elvis, l’Hound Dog Tour, un pullman che porta in visita agli appartamenti in cui ha abitato, la scuola, l’Overton Park Shell (l’anfiteatro in cui fece il primo grande show nel 1954), lo storico Sun Studio. Si fa il Bingo in suo onore, si tengono messe come se piovessero, concerti gospel, si ripassano tutti i punti dove Elvis ha poggiato lo stivale. Dopo la fiaccolata e la visita alla tomba, c’è la maratona di cinque chilometri e il concerto di chiusura. Che poi chiusura non è, dato che da queste parti il flusso non cessa mai. Graceland ingoia vagonate di turisti che fanno il giro per le ventitré camere, tra cui la Jungle Room con la cascata, le sale con i tanti riconoscimenti appesi, chitarre e abiti luccicanti. In cucina ci sono aggeggi elettrici all’epoca all’avanguardia, la camera degli specchi è piena di televisori, in un garage si concentrano le sue macchine e moto tirate a lucido, nello spiazzo c’è il jet privato, dotato di sala riunioni, bagno coi rubinetti in oro e il letto matrimoniale con la cintura di sicurezza e altre stravaganze di chi voleva affrancarsi dalla povertà.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Agosto 2014, 16:53