Se accetti "tutti i cookie", compresi quelli di profilazione, oltre a sostenere la nostra offerta gratuita, riceverai annunci pubblicitari in linea con i tuoi interessi.
Se invece accetti solo i cookie "strettamente necessari" riceverai pubblicità generalista di cui non sarà possibile limitare il numero e la ripetizione.
Dave Gahan tra Depeche Mode e Soulsavers:
"Cambiare mi aiuta a trovare i giusti stimoli"
di Carlo Mandelli
MILANO - Tra angeli e fantasmi Dave Gahan è tornato in Italia con il nuovo progetto assieme ai Soulsavers. Il lavoro che la voce storica dei Depeche Mode ha firmato con il duo inglese di Rich Machin e Ian Glover s'intitola Angels & Ghosts ed è stato anche il protagonista di un mini-tour diviso tra Stati Uniti ed Europa, che si è concluso due sera sul palco del Fabrique di Milano.
«Quello che faccio è usare sempre la voce che ho - ha detto Dave Gahan - a prescindere dalla band con cui lavoro. Continuo a lavorare bene con i Depeche Mode, ma un artista deve provare a rischiare tutto ogni volta. Se non avessi fatto due dischi con i Soulsavers, magari non avrei avuto stimoli nuovi per fare altro con i Depeche. In occasione del concerto di Milano c'è stata anche della malinconia perché un percorso ha raggiunto il suo naturale termine».
Il tipo di linguaggio musicale del nuovo lavoro con i Soulsavers è stato anche paragonato da qualcuno a quello utilizzato per qualche vecchio album del gruppo in cui Gahan milita ormai da un buon trentennio. «In realtà non è affatto così - ha spiegato il diretto interessato - piuttosto il nostro è stato un salto ancora più indietro nel passato, per arrivare al linguaggio del blues e del gospel».
Anche se il progetto si è per il momento concluso, dopo la pubblicazione dell'album e il tour, non è escluso che di Dave Gahan & Soulsavers - al secondo progetto insieme dopo The Light the Dead See pubblicato tre anni fa - si tornerà a parlare in futuro. «Sono sicuro che con Dave faremo altro - ha sottolineato Rich Machin - perché il nostro lavoro è stato un processo naturale. Non avevamo piani e abbiamo solamente fatto la musica che volevamo fare».
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout