Concertone 1° maggio: un evento pop con il rock di Ligabue, Biggio presenta con Ambra

Ci saranno anche la star di Mare fuori Matteo Paolillo e i sanremesi Lazza, Mr. Rain, Tananai, Coma Cose, Ariete, Mara Sattei, Levante, Leo Gassmann.

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di Mattia Marzi

C’è ancora uno slot libero nella scaletta del concertone, quello relativo all’esibizione di punta della prima serata. E un nome pronto a riempirlo: quello di Ligabue. Il rocker, che nel corso della sua carriera si è esibito cinque volte in piazza San Giovanni, l’ultima nel 2006, quasi sicuramente al Concerto del Primo Maggio 2023 ci sarà. Si tratta di definire gli ultimi dettagli: «Domani (oggi, ndr) lo incontreremo a Roma. Vedremo se riusciremo a portarlo a esibirsi», conferma Massimo Bonelli, da nove anni produttore e direttore artistico della maratona promossa dai sindacati, che anche quest’anno sarà trasmessa su Rai3 a partire dalle 14.15 e fino a dopo la mezzanotte, condotta da Ambra Angiolini con la partecipazione di Biggio, il membro del duo I soliti idioti (ri)lanciato da Fiorello con il suo VivaRai2. Il nome di Ligabue, che stasera presenterà al Largo Venue, nella Capitale, il nuovo singolo Riderai (uscirà domani), rappresenterà la ciliegina sulla torta di un cast ultrapop, che spazia da Emma a Francesco Gabbani, da Piero Pelù alla star di Mare fuori Matteo Paolillo, passando per i sanremesi Lazza, Mr. Rain, Tananai, Coma Cose, Ariete, Mara Sattei, Levante, Leo Gassmann. 


L’EDIZIONE
E poi i Baustelle, Rocco Hunt, Carl Brave, Geolier, l’ex vincitrice di Amici Gaia e addirittura i Righeira. Da anni il Concertone ha smesso di essere quello preso in giro da Elio e le Storie Tese nella loro “Complesso del Primo Maggio”, ma quest’edizione - supportata da 20 tra sponsor e partner - può rappresentare un punto di non ritorno: «Volevamo che il Primo Maggio tornasse a parlare ai giovani: era diventata una festa che parlava di altri tempi», dice Bonelli, e chissà come la pensano Diodato e soci a Taranto, dove si esibiranno invece i vari Capossela, Tonino Carotone, Marlene Kuntz, ex eroi di Piazza San Giovanni.

Lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil è “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”: la kermesse sarà dedicata alla Costituzione, in occasione dei 75 anni dalla sua entrata in vigore.

Il fatto che la Carta costituzionale sia in questi giorni al centro del dibattito politico non allarma la Rai (l’unica “testa calda” del cast è Piero Pelù, già in passato protagonista in piazza di interventi controversi): «Il tema è stato scelto dai sindacati. Gli autori stanno definendo i nomi dei vari artisti che saliranno sul palco per interventi parlati.

Poi, certo, possono esserci anche imprevisti», mette le mani avanti il direttore intrattenimento prime time Rai Stefano Coletta. Su RaiRadio2 a commentare la maratona ci saranno quattro speaker donne: Diletta Parlangeli e La Mario condurranno la parte pomeridiana, Carolina Di Domenico e Elena Di Cioccio quella serale, mentre Ema Stockholma salirà sul palco per un dj set dalle ore 19. Nel cast anche la cantautrice norvegese Aurora, Il Tre, Aiello, i Bnkr44, Alfa, Giuse The Lizia, Fulminacci, Mille, Neima Eizza, Rose Villain, Wayne, Ciliari, Tropea, Napoleone, Uzi Lvke, L’Orchestraccia, Epoque, Ginevra, Serendipity, Paolo Benvegnù, Iside, Savana Funk, Camilla Magli, Wepro e i vincitori del contest 1MNEXT Etta, Maninni, Still Charles e Hermes: «Negli anni abbiamo portato in piazza artisti che ancor prima di Sanremo e di riempire gli stadi hanno avuto qui la loro prima vetrina nazionalpopolare», rivendica Bonelli.
I BRANI
Il suo nome circola nei corridoi di viale Mazzini come possibile successore di Amadeus alla direzione artistica del Festival di Sanremo: «Ricordo che Amadeus sta già lavorando alla prossima edizione, ascoltando i brani e pensando alla scenografia», interviene subito Coletta. Certo, ma il contratto dell’ex dj scade con Sanremo 2024. E da marzo, in mancanza del rinnovo, il Festival non avrà un timoniere. Bonelli, 48 anni, originario di Salerno, già manager di Fabrizio Moro, Marina Rei, Renzo Rubino, prende tempo, ma non smentisce le sue ambizioni: «Ho una gavetta importante e, rispetto ad altri, una marcia in più. Ma per ora sto bene qui». 
Mattia Marzi
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Aprile 2023, 07:42
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