Coldplay nella bufera: «Idioti del greenwashing». La replica della band

Tutta colpa di una sponsorizzazione da parte di una compagnia petrolifera, ma non solo

Coldplay nella bufera: «Idioti del greenwashing». La replica della band

I Coldplay nella bufera per una sponsorizzazione molto particolare. La celebre band britannica, infatti, ha appena firmato un accordo con Neste, una compagnia petrolifera finlandese, allo scopo di dimezzare le emissioni prodotte dal loro prossimo tour. Un accordo che però lascia scontenti gli ambientalisti, che lanciano accuse di greenwashing (promozione di azioni sostenibili per nascondere danni all'ambiente) a Neste e tirano in ballo proprio la band di Chris Martin.

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La Neste, infatti, pur essendo tra i maggiori produttori mondiali di biocarburanti, secondo un recente studio in meno di due anni avrebbe contribuito a deforestare almeno 10mila ettari tra Indonesia e Malesia importando olio di palma. «Neste sta usando i Coldplay in modo molto cinico per ripulirsi la reputazione, Chris Martin e i suoi fan dovrebbero essere indignati» - ha spiegato l'ambientalista Carlos Calvo Ambel - «Non è troppo tardi, i Coldplay dovrebbero chiudere la loro partnership con quell'azienda e abbracciare soluzioni davvero sostenibili». E c'è chi è andato decisamente oltre: sui social, non mancano commenti che definiscono i Coldplay «utili idioti del greenwashing». Lo riporta il Guardian.

I Coldplay, per voce dello stesso frontman Chris Martin, avevano annunciato di voler ridurre le emissioni legate ai loro tour mondiale e di voler piantare un albero per ogni singolo biglietto venduto.

E di fronte alle polemiche, la band ha precisato: «La nostra volontà di essere sostenibili è ancora possibile, ma c'è ancora tanto lavoro da fare e lo sappiamo bene. Neste ci fornirà biocarburanti e ci ha assicurato che non utilizzerà materiali vergini, a cominciare dall'olio di palma. L'azienda utilizza solo prodotti di scarto ottenuti da fonti rinnovabili».

Anche Neste ha voluto fare delle precisioni dopo essersi ritrovata nella bufera. «Non accettiamo alcuna violazione della sostenibilità. Per la nostra collaborazione con i Coldplay non abbiamo mai usato olio di palma grezzo e stiamo azzerando la quota utilizzata in tutti i processi dell'azienda», ha spiegato la portavoce Hanna Leijala, che però non ha voluto specificare la quota percentuale di olio di palma grezzo utilizzato da Neste.

Tutto finito? Macché, i Coldplay sono ancora nella bufera, anche per via di una partnership con BMW, che fornirà 40 veicoli elettrici e batterie per tutto il tour. «Parliamo di un'azienda automobilistica che è tra le lobby più potenti della Germania e che, nell'Ue, sta cercando di allontanare l'obiettivo dei veicoli a emissioni zero entro il 2035» - l'accusa degli ambientalisti - «Utilizzare i Coldplay è sicuramente una mossa molto efficace nell'ambito del greenwashing». A tal proposito, la band ha dichiarato: «Non abbiamo alcun legame con le loro politiche aziendali, abbiamo solo bisogno di batterie per alimentare i nostri show con energia rinnovabile. Stiamo facendo del nostro meglio per essere sostenibili e ogni suggerimento per migliorare è molto gradito». L'ambientalista Eoin Dubsky, di Sum of Us, ha poi aggiunto: «Bisogna dare ai Coldplay un certo merito, non sono molte le band che scelgono la sostenibilità avvalendosi anche di consulenti. Semplicemente, dovrebbero avere più attenzione quando scelgono i modi per farlo».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Maggio 2022, 10:31
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