Addio a Coccoluto, l'italiano che ha fatto ballare il mondo

Addio a Coccoluto, l'italiano che ha fatto ballare il mondo

di Claudio Fabretti

L'ultima notte del re di tutte le notti. Claudio Coccoluto è scivolato via così da questo mondo, a 59 anni, lui che dal tramonto all'alba aveva fatto ballare milioni di persone, generazioni intere di ragazzi, adulti, vip e persone comuni. Si è spento nella sua casa di Cassino, dopo aver a lungo combattuto contro una grave malattia. Lascia la moglie Paola e i figli Gianmaria e Gaia.

Addio a Coccoluto, il ricordo di Mauro Casazza: «Aprì nuovi orizzonti a tutti noi disc jockey»

 


Forse nessuno come lui, in Italia, è stato identificato con il mestiere di dj. E nessuno come lui ha saputo trasformarlo: da mero intrattenitore ad artigiano, alchimista di ritmi e di suoni, sempre avvinghiato alla sua scatola magica, la consolle, dalla quale faceva puntualmente svoltare le serate. Grazie a uno stile tutto suo, che mixava i generi più disparati, dalla house di Chicago e Detroit fino ai ritmi latini, sempre con il fine di creare un feeling con il pubblico.


Coccoluto era dj da sempre.

Da quando aveva 13 anni e giocava con i dischi nel negozio di elettrodomestici del padre nella sua Gaeta (Latina). Da lì un volo spettacolare, dalle prime performance su Radio Andromeda alle discoteche, dove lo chiamavano C.O.C.C.O. o Cocodance. Un'escalation che lo ha portato a esibirsi in alcuni dei locali più celebri della scena europea e americana. È stato, ad esempio, il primo dj europeo al Sound Factory Bar di New York. Era ricercatissimo per party e serate, ma anche per eventi musicali come gli Mtv Awards. Nel 2003 Pippo Baudo lo chiamò, primo dj italiano, nella giuria di qualità di Sanremo.


Il suo nome era indissolubilmente legato alle serate romane. Soprattutto al Goa, il locale da lui fondato insieme a Giancarlino, che lo ricorda come «il maestro più grande e l'amico di sempre». Produsse anche album sperimentali come Do It Whitout Thinkin, Afromarslight, Mind Melody 3.0, Imusicselection5 - Vynil Heart. Collaborò con Jovanotti e con i Subsonica, per il loro fortunato album Microchip Emozionale.
La sua scomparsa ha scatenato un fiume di reazioni commosse sui social network, dal ministro della Cultura Franceschini all'ex-presidente dell'Inter Moratti, da Lapo Elkann a Claudio Cecchetto, fino agli amici di sempre. Ora la notte, senza di lui, sarà molto più buia e silenziosa.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Marzo 2021, 08:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA