Antonino, re di Tale e quale: «Datemi Sanremo, sono pronto»

Il cantante pugliese si racconta

Antonino, re di Tale e quale: «Datemi Sanremo, sono pronto»

di Marco Castoro

Antonino ha vinto Amici nel 2004 con anche il premio della critica, negli anni a seguire il Premio Lucio Battisti, è risultato primo al Festival Internazionale della Musica. Nel novembre scorso ha vinto Tale e quale show. A gennaio ha pubblicato il singolo “Comunque sia”, scritto da Giovanni Caccamo. I suoi brani hanno sempre successo eppure non riesce a salire sul palco di Sanremo.


Come mai non la chiamano?
«Mi sono proposto sempre, tutti gli anni presento una canzone ma non mi hanno mai preso. Questa cosa dopo un po’ diventa un peso personale, per carità a Sanremo ci sono cose meravigliose ma anche cose non sempre all’altezza, tanto che ti chiedi perché non io? E questo mi dispiace un bel po’».
 

Speriamo nel prossimo…
«Lo speriamo anche per loro, non solo per me. Non mi sembra di non avere requisiti. Per 11 venerdì sera le mie performance hanno visto incollare il pubblico di Raiuno con una curva di 3,8 milioni di spettatori. Non si può parlare di fortuna. In verità, ho anche pensato a un piccolo accanimento. Sanremo sarebbe una grande occasione. Del resto, anche Malgioglio diede voce a quello che è un po’ il pensiero degli italiani».
 

Il suo ultimo brano appena uscito fa pensare a due che si lasciano…
«“Roma d’estate” è la mia ribellione, il momento in cui si smette di pensare a “Noi” ma si diventa “Tu e Io”. È una versione classica del vecchio “ciaone”. “Vuoi andare in party importanti? A me Pigneto seduto fra i tanti”. È un testo autobiografico, è un pezzettino di me che ho voluto far conoscere. Prodotto da Luca Mattioni e scritto, con Luca D’Aversa e Marta Venturini, da me durante il lockdown, assieme ad altre 25 canzoni che prima o poi inciderò».
 

Lei è pugliese, come mai quest’amore per Roma?
«Roma mi ha adottato, una città magica e come dico nel testo “Tutte le strade portano a Roma solo quando ti va”».
 

I cantanti della vecchia guardia dicono che per i giovani oggi è più facile emergere viste le occasioni che ti danno i talent.
«Non è vero che sia più facile per i giovani perché c’è tanta concorrenza, 500 canzoni al giorno. Negli anni 90 forse era più facile perché se decidevano che un pezzo fosse destinato alla hit il pezzo ci arrivava, adesso è molto più facile pubblicare musiche, non ci sono più canzoni che durano per 3-4 anni, non c’è il tempo per riuscirci, con questo bombardamento di brani come faccio a innamorarmi di una canzone?».
 

Il tour estivo?
«Il 16 giugno a Bologna in piazza Maggiore e poi metto la faccia nei pride coi colori dell’arcobaleno».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Giugno 2023, 23:47
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