Annalisa Houseparty: «Giusto uscire ora col singolo. Nell'album volevo cantare la routine in casa...è accaduto davvero»

Annalisa Houseparty: «Giusto uscire ora col singolo. Nell'album volevo cantare la routine in casa...è accaduto davvero»

di Rita Vecchio
Una piccola mansarda che si affaccia sul mare di Savona. Qui Annalisa vive la quarantena, tra musica, serie tv e raccolta fondi per il reparto di malattie infettive dell’ospedale della sua città. Dopo il video di Supercalifragili di J-Ax, la cantautrice ligure pubblica il nuovo singolo, Houseparty - in uscita oggi (in radio dal 17) per Warner Music e prodotto da Canova - che inaugura il disco di inediti che invece slitta al 18 settembre. Come rinviato al 22 ottobre è Il Party sulla luna, il live al Fabrique di Milano. Ed è sulla videochat omonima, Houseparty - una di quelle usate per conversare a distanza - che la incontriamo. 
«È casuale», dice. «Il titolo l’avevo scelto prima ancora di scoprire che esistesse l’app» 

Annalisa, come sta? 
«Bene. Ho la mia routine. Dalla colazione in terrazzo alle serie tv (ho finito in un giorno Tiger King), dalle telefonate alla musica. Il disco era stato pensato come concept che raccontasse quello che sono io dentro le mura domestiche. Con verità. Poi è diventato tema tristemente attuale». 

Houseparty sa di festa
«Fa ballare e svagare. La copertina, con una foto scattata prima di quello che poi è successo con me sdraiata su un divano, doveva essere quella del disco. Ho creduto fosse più giusta usarla ora»

Canta i colori di Rio de Janeiro
«É un’immagine che disegna quello che hai quando non ce l’hai. Cose semplici che ora ci mancano come l’ossigeno. Non sono mai stata lì. Magari dopo la quarantena«.

Modificherà l’album? 
«Non lo escludo. Questo momento ci sta cambiando. E sta cambiando anche il mio modo di ascoltare i pezzi». 

Duetti?
«Sì. Ma per ora sono top secret. Come il titolo del disco». 

Gli artisti posticipano l’uscita dei dischi. C’è il rischio di troppa musica nei prossimi mesi?
«Se si seguono onestà intellettuale e passione, no. Alzerà l’asticella. Ci sarà più creatività».

Tiziano Ferro ha chiesto risposte al Governo per la musica. Sui social è stato criticato
«Ha fatto benissimo. E trovo senza senso le critiche. Si fatica ancora a percepire il mondo della musica come mondo che lavora. Siamo dei privilegiati, è vero. Ma di musica viviamo. E un conto è Vasco Rossi, un conto siamo noi. Abbiamo bisogno di lavorare, come tutta la gente lavora attorno alla musica»

Il suo bicchiere è…
«Mezzo pieno. Navighiamo a vista. Ma bisogna essere positivi. Anche adesso». 
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Aprile 2020, 08:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA