Alberto Urso dopo Sanremo: «Il Festival mi ha fatto crescere, ora tre live in Italia»
di Rita Vecchio
Ecco un po' di dati: il brano in gara al Festival - posizionatosi al 14esimo posto su 23 - per il televoto è stato secondo, su Spotify ha superato i 500.000 stream e 60esimo nella Top 100. Stessa cosa su iTunes. Il repack dell'album (uscito il 7 febbraio con cinque brani nuovi, Il Sole ad Est, Invincibile, Oltremare, Your Song e Unbelievable) è in classifica alla 35esima posizione.
Così su Amazon, che lo posiziona alla 25esima posizione nella top50 e YouTube, che con il video de Il Sole ad Est conta in pochi giorni quasi 700mila views. Questo per dire che al di là delle critiche, i dati gli danno ragione. Faccia pulita, bravo ragazzo, tanto talento. Ornella Vanoni, con cui ha duettato nella serata delle cover, lo definisce «un artista delizioso che deve solo diventare un po' più rock».
Alberto Urso a Sanremo si è saputo difendere. «Il festival mi ha fatto crescere - racconta mentre sorseggia un bicchiere d'acqua (lui non ama l'alcol) - Canto l'amore, e sogno di fare concerti all'estero». Il brano scritto a quattro mani da Gerardo Pulli e Piero Romitelli, in una fusione tra pop e stile tenorile, è una ballata che dà una sferzata positiva, nonostante le difficoltà, a proseguire verso la vita. «Ogni giornata inizia con un sole ad est perché il sole c'e' sempre, e rappresenta metaforicamente i tuoi punti di riferimento», dice. Uno di questi, la sua nonna, a cui dedica la canzone e di cui porta la fede di matrimonio al collo come portafortuna.
Tre le date live con l'orchestra: 12 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano, 18 maggio all'Auditorium Parco della Musica a Roma e 24 luglio al Teatro Antico a Taormina.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Febbraio 2020, 12:29
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