I 20 anni della webzine OndaRock: musica e informazione a tutto campo

I 20 anni della webzine OndaRock: musica e informazione a tutto campo

Vent'anni per OndaRock. La webzine musicale fondata e diretta dal redattore di Leggo, Claudio Fabretti, festeggia quest'anno una ricorrenza speciale. E per l'occasione è stata sommersa di auguri da parte degli artisti recensiti in questi anni. A inviare i loro particolari messaggi alla redazione, tra gli altri, Carmen Consoli, Chiara Civello, Riccardo Sinigallia, Max Casacci (Subsonica), Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Phil Manzanera (Roxy Music), Anna Von Hausswolff, Marissa Nadler, Andrea Schroeder, Sam Rosenthal (Black Tape For A Blue Girl), Federico Fiumani (Diaframma), Eugenio Bennato, Max Collini (Offlaga Disco Pax), Teho Teardo, Fast Animals And Slow Kids, Erin Moran, Asha Puthli, Andrea Chimenti, Garbo.

Attivo dal 2001 e ispirato alla corrente musicale della new wave, con un nome in grado di evocare in un colpo solo la suggestione di navigare sul web e un'attitudine musicale ben precisa, OndaRock si è sviluppato in questi 20 anni con l'apporto di un centinaio di collaboratori, tra i quali anche firme note del giornalismo musicale come Carlo Massarini, Federico Guglielmi e Giampiero Vigorito. La sua rapidissima espansione ha permesso alla webzine di diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica rcok e non solo, con un'attenzione particolare rivolta alle proposte del circuito indie-underground e un approccio basato sull'approfondimento e la ricostruzione storiografica.
Sono nate così le sette sezioni in cui è attualmente articolato il sito (Rock e dintorni, Popmuzik, Songwriter, Elettronica, Dark, Jazz e Altrisuoni) e un corposo archivio di monografie sugli artisti e interviste (quasi duemila ad oggi), articoli speciali tematici (gli Approfondimenti), recensioni sui dischi usciti in questi due decenni (oltre 21.000), pietre miliari sui classici dei vari generi, live report di concerti, rubriche ad hoc (Juke-Box, Don't Box me in, Radio waves, Risponde il critico, Libri, Dieci piccoli italiani etc.), di podcast radiofonici (le trasmissioni Rock in Onda, in collaborazione con Radio Città Aperta, e Blah Blah Blah su Radio Atlanta), di playlist e di classifiche di ogni genere.
Nel 2013 OndaRock ha vinto la prima edizione della Targa Mei Musicletter come miglior sito web "per l’ottima qualità dei contenuti e degli approfondimenti che spaziano dalla musica indipendente e alternativa al mainstream; per la capacità di essere sempre sulla notizia e sulle ultime uscite discografiche, per la bella veste grafica e, non per ultimo, per l’eccellente navigabilità" ed è stata definito nella motivazione "un punto di riferimento del web per gli appassionati di popular music".
Dal 2008 si è affiancato a OndaRock il suo sito gemello OndaCinema, dedicato all'universo cinematografico, con monografie, speciali, interviste, recensioni e pietre miliari sui film del presente e del passato.

Negli anni si è anche costantemente allargato il campo d'azione della webzine, che però non ha smarrito il suo riferimento di partenza: "Dato per morto ormai da decenni, certamente non in splendida salute, il cosiddetto rock resta, tutto sommato, un impertinente fantasma che continua ad aleggiare in molte produzioni contemporanee - racconta Claudio Fabretti nell'editoriale sui 20 anni della webzine -  Magari destrutturato, decomposto, sbriciolato e liofilizzato, ma comunque riconoscibile.

Nel 2021, però, sarebbe patetico limitarsi solo alla ragione sociale insita nel nome. La musica si è estesa e ramificata in una babele inestricabile di sottogeneri e nicchie, che rendono ancora più complessa e affascinante la sfida di un recensore. Un'espansione non solo stilistica, ma anche geografica. Con l'aiuto prezioso di alcuni collaboratori, abbiamo infatti allargato i nostri orizzonti a generi e scene nazionali, dalla Corea alla Tanzania, dalla Polonia all'Argentina, dal Sudafrica alla Russia, scoprendo una miniera di tesori più o meno nascosti. Ora che finalmente ci è stata concessa quella patente di autorevolezza che 20 anni fa era ancora quasi solo appannaggio delle riviste cartacee, vogliamo continuare a coltivare il sogno di una testata libera e competente, che racconti musica e cinema con lo stesso entusiasmo con cui nel 2001 si affacciava timidamente allo sconfinato orizzonte telematico".


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Dicembre 2021, 19:49
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