Samuele Bersani torna dopo 7 anni tra synth e musica d'autore
di Rita Vecchio
Dalla prima traccia Pixel a Distopici (ti sto vicino): dieci frame di un film che parlano di ecologia, consumismo digitale, società malata, deboli, riscatto, amore e malinconia. Ognuno con una storia propria, musica e linguaggio accurato. Suoni onomatopeici per simboleggiare i grilli che cantano i dischi dell'estate (Scorrimento verticale). E come in un film, immancabili i titoli di coda. Si leggono i nomi di Paolo De Francesco che ha disegnato la copertina (la scritta Andrà tutto bene, l'orologio della stazione della sua Bologna fermo sulle 10.25) e di Pietro Cantarelli che lo ha arrangiato e prodotto. Questo disco è davvero una lucciola in mezzo a un blackout (Harakiri). Ma soprattutto è Un disco di Samuele Bersani. Finalmente. Ciak si suoni!
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Ottobre 2020, 12:23
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