Morta Wanda Coleman, poetessa contro
il razzismo: scriveva opere di denuncia

Morta Wanda Coleman, poetessa contro il razzismo: scriveva opere di denuncia
LOS ANGELES - Per molti Wanda Coleman era un forza della natura, sempre pronta a dire la sua nella lotta contro il razzismo. In questi giorni la scrittrice statunitense, alta voce della poesia di denuncia, se n' andata per sempre: morta in un ospedale di Los Angeles all'et di 67 anni e dopo una lunga malattia.

Per quarant'anni è stata una protagonista assoluta della scena letteraria della metropoli californiana ed era conosciuta con l'appellativo 'The L.A. Blueswoman'. Autrice di venti libri, compresi romanzi e raccolte di racconti brevi, Coleman si era affermata per la sua poesia 'dura', con poemi che hanno cercato di illuminare le paure, la disperazione e la povertà dei neri in lotta quotidianamente per affermare la loro dignità ed identità.



LA VITA E LE OPERE Nata il 13 novembre 1946, Wanda Coleman era cresciuta a Los Angeles, nel quartiere di Watts, noto per la rivolta afroamericana dell'agosto del 1965, che dopo sei giorni si concluse con 34 morti e 1.032 feriti. Dopo quei tumulti scatenati dai metodi brutali e repressivi della polizia, Coleman si unì ai giovani attivisti afroamericani nella battaglia per la conquista dei diritti civili e nella lotta al razzismo, una vicenda che poi si è rispecchiata a lungo nella sua poesia. Per la sua poesia Coleman ha ottenuto il Literary Fellowship dalla National Endowment for the Arts e dalla Fondazione Gugghenheim; nel 1990 ha ricevuto l'Harriet Simpson Arnow Prize per la raccolta poetica "La voce americana", e nel 1999 ha ottenuto il Leonore Marshall Poetry Prize per la raccolta di poemi "Bathwater Wine", su segnalazione dell'Academy of American Poets. Tra i suoi libri di poesie "Imagoes" (1983), "Blues di una donna pesante: poesie e storie 1968-1986" (1987), "Nativo in una terra strana: prove e tremori" (1996) e "Mercurocromo" 2001). Per la narrativa si segnalano i volumi "Guerra di occhi e altre storie" (1988), "Malattia africana del sonno" (1990) e "Hips and Make Believe" (1999). Nel 2005 Coleman ha pubblicato il memoriale autobiografico "The Riot Inside Me: More Trials e Tremors".
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Novembre 2013, 15:12
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