Il mio Alì, Gianni Minà racconta il suo amico
Muhammad: domani la presentazione a Firenze

Il mio Alì, Gianni Minà racconta il suo amico ​Muhammad: domani la presentazione a Firenze
Dall’inizio degli anni ’70 Gianni Minà ha seguito, per il Tg2 della Rai, l’avventura umana e sportiva di Muhammad Alì, al secolo Cassius Clay, il “mito americano con la faccia nera” e il più prestigioso pugile del secolo appena trascorso. Una sorta di diario accompagnato dagli articoli, dettati “a braccio” nella notte, da Los Angeles o da Las Vegas, da Kinshasa o da Manila, al Corriere dello Sport e poi anche a la Repubblica e altri giornali. Queste cronache delle sfide pugilistiche di The Greatest con Frazier, Norton e Foreman caratterizzavano gli Stati Uniti di quegli anni, quelli del riscatto degli afroamericani, di Malcolm X, di Martin Luther King, delle conquiste de “l’altra America”, che lottava per l’affermazione dei “diritti civili”. Cassius Clay, che per abbracciare la fede musulmana aveva cambiato il suo nome in Muhammad Ali, non solo fu al centro di questi eventi sportivi e sociali, ma ne fu uno dei protagonisti.



Fino a tempi più recenti quando, nel 1991, si impegnò perfino per la liberazione di alcuni cittadini nordamericani sequestrati in Iraq da Saddam Hussein. L’idea di questo viaggio, nei ricordi di quell’epoca professionale di Minà, è nata quasi casualmente dalla curiosità di sua moglie Loredana che, mettendo in ordine alcuni passaggi dello sterminato archivio cartaceo del giornalista, si è imbattuta nelle cronache delle imprese del campione di Louisville e ne ha scoperto il fascino, segnalandolo acutamente nella postfazione. Per capire il fenomeno è sufficiente considerare che, dopo il suo rifiuto, negli anni ’60, di andare a fare la guerra in Vietnam, è stata cambiata negli Stati Uniti la legge sull’obiezione di coscienza.



Il libro Il mio Alì, che raccoglie gli articoli scritti da Minà su Cassius Clay-Muhammad Ali dal 5 marzo 1971 ad oggi, è introdotto da un prologo di Mina, artista somma ma anche indiscutibile esperta di boxe. Edito da Rizzoli e Rai Eri, il libro è in vendita al prezzo di 18 euro.











GIANNI MINÀ è uno dei giornalisti italiani più conosciuti all’estero per i suoi reportage e documentari. Tra i progetti maggiori ricordiamo Facce piene di pugni e Storie del Jazzaltrettanto memorabili quelli sulle lotte e il riscatto dell’America Latina, all’epoca delle dittature militari. Nel 1987 ha intervistato per 16 ore Fidel Castro in uno storico documentario e nel 2007, per la serie di documentari Cuban memories, è stato premiato alla carriera al Festival di Berlino con il Berlinale Kamera, il riconoscimento più prestigioso al mondo per i documentari. Nello stesso anno, la sua serie di 10 dvd suDiego Armando Maradona ha venduto un milione e trecentomila copie, record nel mercato italiano.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Maggio 2015, 15:46
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