Prof rimprovera ragazzo, aggredito dal padre: "L'avrei pestato. Niente scuse, sono un Rom"


di Mauro Favaro
PAESE (TREVISO) - «Avrei pestato quel professore. Poco ma sicuro. L'avrei pestato. Ho fatto vedere a mio figlio che ha un padre che per lui fa di tutto». A parlare è David, il genitore che lo scorso 23 dicembre ha aggredito a colpi di spintoni e ceffoni l'insegnante di matematica, Giuseppe Falsone, delle scuole medie Casteller di Paese, comune alle porte di Treviso, per aver rimproverato suo figlio, un alunno di 12 anni, invitandolo a uscire durante la ricreazione, come previsto dal regolamento interno, appoggiandogli una mano sulla spalla. L'uomo, di etnia Rom, l'ha detto chiaro e tondo davanti alle telecamere delle Iene. Zero scuse. «Ciò mi conferma la convinzione che a queste famiglie i figli andrebbero tolti», mette in chiaro Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione.

Dal canto suo, Giuseppe Falsone, il docente aggredito, nei giorni scorsi si è rivolto direttamente al ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, perché si è sentito abbandonato. La scuola di Paese ha aperto un procedimento disciplinare a suo carico. «L'ho fatto come farebbe un padre con il figlio sottolinea non c'è stato alcun colpo. Ci sono tre testimoni che hanno assistito alla scena. Il ragazzo mi ha guardato con occhi pieni d'odio. Come a dire: te la faccio pagare. E così è stato».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Giugno 2018, 16:10
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