Il dopo Salini in Rai? Di tutto di più. E c'è pure chi vuole il regalo d'addio da parte dell'a.d.

Il dopo Salini in Rai? Di tutto di più. E c'è pure chi vuole il regalo d'addio da parte dell'a.d.

di Marco Castoro

L’a.d. della Rai, Fabrizio Salini, comincia a vedere il traguardo. Manca ormai davvero poco alla scadenza del mandato. Voluto dai Cinquestelle, ha governato Viale Mazzini tra alti e bassi, tra cieli a tratti poco nuvolosi e bussola che indicava tempeste in arrivo. Tutto sommato non ha fatto danni, e questo non è poco.

I dati di ascolto hanno retto, grazie soprattutto a RaiFiction e ai suoi prodotti, al primo Sanremo di Amadeus. Ma Salini rischia di non essere ricordato come un manager che abbia lasciato il segno. Perché Sanremo e RaiFiction c’erano pure prima. Il fatto di essere un esterno e di non avere conoscenze dell’azienda più complicata che esiste, e soprattutto di essersi circondato di direttori anch’essi esterni, non gli hanno permesso di fare breccia tra le colonne su cui Viale Mazzini si appoggia. Quegli stessi direttori esterni ora stanno bussando alla sua porta per avere il regalo di addio. Una manina ha già portato sul tavolo dell’a.d. i contratti a tempo indeterminato che i suoi collaboratori più stretti gli stanno chiedendo. Nonostante all’inizio dell’incarico anche il loro mandato era a tempo determinato come quello dell’a.d.

La storia è sempre la stessa: a ogni giro chi entra in Rai difficilmente poi esce. Qualche caso c’è stato, ma si conta sulle dita di una mano. E i dipendenti Rai hanno raggiunto un numero da capogiro varcando e superando la soglia delle 13 mila unità.

Salini può vantare di avere perfezionato e fatto decollare la media company del servizio pubblico, quella che fa capo a RaiPlay (nata sotto la gestione Campo Dall’orto-Tagliavia), la piattaforma streaming e digitale che con la direzione di Elena Capparelli è diventata un fiore all’occhiello dell’azienda.

Che cosa può accadere con la fine del mandato di Salini? Non è escluso che ci possa essere una proroga. Draghi e il suo governo - visti i problemi più impellenti del Paese - difficilmente può mettere la governance Rai tra le priorità.

Seppure più di un partito spinge per impossessarsi della poltronissima. Non è da escludere che ci possa essere una proroga, per poi lasciare la decisione a chi vincerà le elezioni. Una seconda soluzione potrebbe essere la nomina di un tecnico stimato da Draghi. Probabile che sia a fine carriera e vicino alla pensione, in modo da potersi “accontentare” dei 240 mila euro di stipendio annuale che secondo la legge spettano come tetto dei compensi per chi lavora in Rai.

Come terza ipotesi si fanno nomi, la maggior parte gettati lì a caso. Tra gli esterni circola la voce di Tinni Andreatta che non si troverebbe bene a Netflix e potrebbe tornare a Viale Mazzini, anche se dovrebbe rinunciare a gran parte del compenso che ora percepisce con l’incognita che fare l’a.d. Rai comporta anche tuffarsi nei grattacapi. Un altro esterno di cui si fa il nome è Elisabetta Ripa di Open Fiber (considerata da Forbes tra le 100 donne italiane di successo). E il fatto che possa essere una donna il capoazienda del futuro non è affatto una possibilità da scartare.

La soluzione interna potrebbe essere quella più cavalcabile. Ma poco conveniente per il prescelto che per accettare l’incarico di a.d. dovrebbe mettersi in aspettativa e rinunciare ad anni di contributi. In fondo tutti i papabili già guadagnano compensi vicinissimi al tetto, quindi si troverebbero ad avere incarichi e rogne maggiori, guadagnando gli stessi soldi ma perdendo per qualche anno i contributi versati. I nomi che girano sono: Nicola Claudio, direttore Governance e Segreteria Societaria; ad interim Data Protection Officer, presidente del consiglio di amministrazione di Rai Cinema (compenso attuale 240.000 euro); Paolo Del Brocco, amministratore delegato Rai Cinema (240.000); Roberto Sergio, direttore Radiofonia (240.000); Andrea Sassano, direttore Risorse Televisive e Artistiche (231.551); Maria Pia Ammirati, direttrice RaiFiction (203.772).


Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Marzo 2021, 11:35
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