Bastava fare le dirette Instagram sull’account Rai o di Sanremo per evitare tutte le polemiche sulla pubblicità

Bastava fare le dirette Instagram sull’account Rai o di Sanremo per evitare tutte le polemiche sulla pubblicità

di Marco Castoro

Si fatica a smaltire Sanremo perfino a distanza di giorni dalla conclusione. È stato un Festival storico (anche per la presenza del presidente Mattarella nella prima serata) che è piaciuto molto ai telespettatori, oltre il 60% di share. È cominciato con l'Inno di Mameli sia nella prima serata sia nell'ultima, a riprova della svolta istituzionale del Festival di Sanremo. Ma è stato anche il Festival della famiglia perché lo vedono i genitori, i nonni e i ragazzi, quest’ultimi magari in streaming e nella loro stanza, ma lo hanno guardato e ballato, cantando anche le canzoni vecchie di Morandi, Ranieri, Al Bano, Champagne di Peppino di Capri. Il Festival di sempre più visto dai giovani, dai social e dalle visualizzazioni streaming. E qui è giusto togliersi il cappello davanti a Chiara Ferragni.

Ma è stato anche il festival delle ingenuità Rai. Una macchina organizzativa che è andata a regime ma con alcuni scivoloni dei quali potrebbe pagarne le conseguenze. Con multe e delibere che potrebbero essere strumentalizzate e cavalcate da chi vuole cambiare i vertici. Il primo grossolano scivolone riguarda Instagram. Che Chiara Ferragni abbia convinto Amadeus ad aprire un profilo può essere cosa buona e giusta.

Ma se soltanto si fosse avuta l’accortezza di fare le dirette social sul profilo Rai o su quello di Sanremo 2023 nessuno avrebbe avuto da ridire. Poteva sembrare uno scambio pubblicitario. Mentre così ha prestato il fianco alle accuse di pubblicità gratuita a Instagram, mentre gli altri sponsor hanno tutti pagato facendo fruttare gli introiti con la cifra record di oltre i 50 milioni. E qui RaiPubblicità avrebbe dovuto intervenire, tipo Var, e riportare le azioni in campo nella regolarità.

Sul caso del gesto osceno in platea tra Rosa Chemical e Fedez non si può accusare la Rai, tanto più il direttore dell’Intrattenimento Stefano Coletta, il quale è sì il responsabile della scaletta ma il gesto non era previsto e ha sorpreso anche i responsabili. Semmai si poteva captare qualcosa studiando meglio il podcast dei due trasmesso nel daytime e su RaiPlay. Ma siamo al senno del poi. Sul freestyle di Fedez invece si doveva insistere per avere il nuovo testo, quello che il rapper ha deciso di cambiare in corsa. Perché Fedez, si sa, è capace di fare qualunque cosa pur di apparire. E la Rai non avrebbe dovuto accettare il rischio.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 21:44
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