Conti, Drusilla, Amici Miei e il boomerang del politicamente corretto

Conti, Drusilla, Amici Miei e il boomerang del politicamente corretto

di Marco Castoro

Durante la conferenza stampa in cui sono state rese note le nomination dei David di Donatello - che verranno assegnati il 3 maggio dagli studi di Cinecittà (e in diretta su Rai1) - ai due conduttori della serata, Carlo Conti e Drusilla Foer, è stato chiesto quale è a loro giudizio il film italiano che rivedono sempre volentieri. Ebbene entrambi – nonostante la rivalità tra fiorentini e senesi – hanno espresso lo stesso titolo: il mitico “Amici Miei” di Mario Monicelli. Per l’ironia, la leggerezza, la crudele dolcezza della comicità. Un film che fa ridere ogni volta che si rivede per le sue scene indimenticabili.

Un film che oggi nell’era del politicamente corretto - come ha detto Carlo Conti – durerebbe tre minuti. Perché quasi tutte le scene sarebbero ritenute offensive. Il conduttore che ha già dovuto subire il divieto a Tale e Quale Show, con cui non si potevano imitare i cantanti di colore, ha detto che diventa necessario trovare una soluzione a queste barriere perché la spontaneità non può venire meno a causa dei divieti che spuntano e ti condizionano. Drusilla invece ha detto di gradire il politicamente corretto come metodo, ma guai a oltrepassare quella soglia che lo trasforma in un boomerang.

Perché finisce per eliminare il dibattito sull’argomento, dibattito che invece andrebbe affrontato per risolvere i problemi. Ma si accantona in quanto subentra l’esasperazione.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Giugno 2022, 09:42
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