Calenda non fa Piazza Pulita perché prigioniero nella torre eburnea della sardina di Cristallo

Calenda non fa Piazza Pulita perché prigioniero nella torre eburnea della sardina di Cristallo

di Marco Castoro

Approccio tecnocratico, connessione sentimentale, la dinamica amico-nemico, populismo classista, liberalismo sociale, torre eburnea. Ma di che stiamo parlando? Questo è il linguaggio della sardina Jasmine Cristallo utilizzato durante il talk Piazza Pulita su La7. Tra un retaggio nostalgico, un pippozzo senza né capo né coda e lezioni da quarta elementare Carlo Calenda non è riuscito a rispondere alla domanda della interlocutrice, nonostante abbia cercato per diversi minuti e in tutte le maniere di farlo, scendendo perfino dalla torre eburnea. Ma niente. A ogni sillaba veniva sovrastato dalle interruzioni della Cristallo, che a un certo punto ha perfino preso di petto l’atteggiamento dell’incredulo Calenda, con una raffica di frasi sparate senza che Calenda riuscisse a pronunciare neanche una vocale.

«Lei ha un modo di fare che… non glielo consento. Tutti glielo consentono ma io no. Risponda con garbo perché lei si sta rivolgendo a una signora. La prego di mantenersi alle regole della civiltà e alla buona educazione». 

Buona educazione? Ma di che stiamo parlando! È forse buona educazione non far rispondere l’interlocutore a una domanda con la complicità del conduttore Formigli, apparso assai compiaciuto del battibecco surreale, il quale non ha saputo interrompere il siparietto da Scherzi a Parte, chissà forse perché divertito dalla conduzione di Jasmine Cristallo.

Non vogliamo certo pensare che un conduttore navigato come lui fosse incapace di farlo. 

Ma se a Calenda fosse solo uscita una parola di troppo, sicuramente si sarebbe gridato al sessismo. Bravo Calenda per non aver ceduto alla tentazione. Molti non ce l’avrebbero fatta a resistere.  
 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Ottobre 2021, 09:41
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