Sui diritti del calcio dopo Amazon si aspetta il gol di Netflix. E la Rai rischia il fuorigioco

Sui diritti del calcio dopo Amazon si aspetta il gol di Netflix. E la Rai rischia il fuorigioco

di Marco Castoro

Gli stadi sono ancora vuoti. Le partite si guardano in Tv. E così come accade per il cinema le piattaforme si contendono gli eventi a colpi di esclusive. Se per le prime cinematografiche la corsa è tra Netflix, Amazon, SkyCinema, RaiPlay, nel calcio invece - almeno per il momento - non si vede all’orizzonte la Rai che rischia di restare in fuorigioco.

La sfida tra i colossi a suon di euro (pare 80 milioni) si è aperta sulla Champions. Amazon è entrata a gamba tesa in un tackle vincente che le ha permesso di strappare 16 partite del mercoledì della prossima stagione. Per le altre Sky sembra favorito, con Mediaset alla finestra per le gare in chiaro del martedì (mentre la Rai è chiusa nel box).

Sui diritti della Serie A si giocherà l’altra partita. Sky rischia grosso perché se dovesse perdere il calcio rischierebbe un crollo degli abbonamenti, visto che è proprio il calcio il core business dell’azienda per quanto riguarda gli ascolti.

Inoltre – in caso di perdita - sarebbero in pericolo anche i posti del corpo redazionale di Sky Sport, già alle prese con tagli aziendali che assomigliano a una purga.

Amazon cercherà di lasciare il segno anche sulla Serie A, ma non va sottolineato neanche Netflix. Il calcio completa l'offerta delle piattaforme dei colossi che hanno più soldi da offrire nell’asta, con la Lega Calcio che gongola dopo la cura dimagrante del 2020. Per questo sulla Serie A Sky rischia di rimanere a secco, anche perché i tempi delle vacche grasse sembrano lontani. E la Rai? Non pervenuta. E i giornalisti di Rai Sport sono sul piede di guerra.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Dicembre 2020, 14:59
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