Sofocle 2.0, in scena giovani talenti
di Lucilla Quaglia
E arriva il momento: si apre il sipario. Scenografia imponente. Tutto è pronto. Al centro del palco il coro è in posizione e alza le mani. Entrano la nutrice, Eracle, l’ancella, Illo. Poi il grande re Trachis che, con tono solenne, inizia il suo discorso e poi sviene. Si accascia al suolo, immobile. Come una pera, cade e fa un tonfo sordo. Panico. Sguardi imbarazzatissimi degli altri attori in scena. Il sipario viene calato e ora è un velatino che permette di vedere cosa succede dietro. Il regista si affaccia allarmatissimo: “e mo’ come facciamo?”. Re Trachis non si risveglia, la sala è piena e c’è un produttore che potrebbe far girare lo spettacolo in molti importanti teatri italiani. Poi arriva, forse, la soluzione. Applausi. E oggi si replica.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Gennaio 2020, 12:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA