Me contro Te, la coppia di youtuber dei record al Giffoni: «Ai piccoli parliamo di tutto, anche di vaccini e Coronavirus»

Me contro Te, la coppia di youtuber dei record al Giffoni: «Ai piccoli parliamo di tutto, anche di vaccini e Coronavirus»

di Alessandra De Tommasi

Simone ha cinque anni, viene da Capaccio Paestum e ha chiesto alla mamma di accompagnarlo in macchina con la cuginetta a vedere i veri idoli del Giffoni Film Festival 2021 (21-31 luglio), i Me contro te. Ha la mascherina con le facce dei due youtuber siciliani, Sofì e Luì (nessuno li chiama più con il nome intero, Sofia Scalia e Luigi Calagna), e un quadernone a quadretti con l’immagine di questa coppia nella vita e nel lavoro. Ha una macchinetta fotografica azzurra che sembra un giocattolo ma fa foto vere ed è tutto elettrizzato di poter incontrare questi fenomeni del web, con un canale YouTube che sfiora i 6 milioni di iscritti, un profilo Instagram con 1 milione e mezzo di follower e una pagina Facebook con oltre 200 mila like. Il bambino non vede l’ora – come tutti i coetanei in Italia – di correre al cinema il 18 agosto per il secondo lungometraggio dei suoi beniamini, Me contro te – il film: il mistero della scuola incantata diretto da Gianluca Leuzzi e rimandato almeno tre volte per via dell’emergenza sanitaria. Dura un’ora, per non perdere l’attenzione dei più piccoli che sono abituati ai loro video di una decina di minuti e già si prospetta uno sbanca-botteghino di Ferragosto.

Nella piccola cittadina campana, come in tutta Italia ormai da cinque anni, questi ragazzi (29 anni lui, 24 lei) radunano folle adoranti e infatti la loro prima pellicola ha incassato la cifra record di quasi 10 milioni di euro e già c’è aria di terzo capitolo. Intanto nelle due sale i piccoli giurati del festival li hanno riempiti di domande di ogni genere e una bimba di sei anni, Beatrice, ha voluto sapere se hanno tatuaggi (“Nessuno dei due li ha – confessa Luì – io per esempio ho paura mi faccia male”) e se sono vaccinati. La risposta è stata un “sì” chiaro e forte: “Abbiamo fatto il vaccino – spiega Sofì – e siamo stati bene”.

Prima di tutto una curiosità: come vi siete conosciuti?

Luì: Per caso: il mio migliore amico è il cugino di Sofì e un giorno ci siamo incontrati a casa sua e per me è stato un colpo di fulmine, lei ci ha messo un pochino di più e dopo mesi di tentativi sono riuscito a rubarle il cuore.

Com’è nata la vostra vena artistica?
Luì:
Quando ho visto mio zio suonare la chitarra sono stato ispirato a farlo anch’io e da allora poi ho iniziato a comporre canzoni, come succede in questo film.

Sofì: Io partecipavo a tutti i musical della scuola, al coro della chiesa e a qualsiasi occasione mi permettesse di recitare.

Luì: I video sono arrivati dopo: le nostre saghe preferite sono Harry Potter e Il signore degli anelli e anche noi, affascinati da questi racconti volevamo vivere quelle avventure.

Io, poi, sono fan di Peter Pan, in cui mi rispecchio per tenermi stretto il bambino che è in me.

Sofì: Abbiamo iniziato con il cellulare nella cameretta del nostro paesino e piano piano sono piaciuti, soprattutto quelli buffi con lo slime, nelle sfide che ci chiedono sempre più spesso. Quando noi affrontiamo le sfide nel film mi sento molto vicina al personaggio che mi assomigliava di più da piccola, Scooby Doo.

Cos’hanno di speciale questi film?

Gianluca Leuzzi: Fanno parte di un genere, il live action, che in Italia si fa poco eppure mescolare il mondo cartoon con attori veri porta in sala una magia incredibile, che strizza l’occhio ai cinecomic.

La sfida maggiore?

Sofì: Per me che soffro il mal di mare girare la scena in cui camminiamo mentre ruota una gigantesca pedana nella stanza è stata una bella sfida.

Luì: Io invece ho patito il freddo nella scena del bosco, con la pioggia e al buio, quando Sofì diventa una fata, ma non si sa se è vero oppure no.

Grazie ai vostri video quotidiani avete tenuto compagnia ai bimbi durante la pandemia. Cosa avete percepito?
Sofì:
Ai piccoli è pesato tanto stare in casa e noi abbiamo cercato di farli divertire. Ora spesso ci chiedono video all’aperto perché vedano la normalità che a loro manca attraverso i nostri occhi. All’inizio della pandemia abbiamo spiegato il virus e come proteggerci ma poi abbiamo continuato come se non ci fosse.

Proposte dalla tv e dal cinema?
Sofì:
Molte, ma finora nessuna ha suscitato il nostro interesse. A noi piace raccontare le nostre storie, non ci sentiamo attori.

Luì: Nel film non recitiamo, siamo noi nella vita reale anche se trasportati in un contesto magico.

Il prossimo sogno?
Sofì
: Altri film e magari un bel tour!


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Luglio 2021, 20:43
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