Gigi Proietti, tutte le reazioni: da Raffaella Carrà a Pippo Baudo

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Da Gassman a Montesano, da Raffaella Carrà a Pippo Baudo fino al premier Giuseppe Conte.Tutti salutano commossi Gigi Proietti, morto oggi a Roma nel giorno del suo 80esimo compleanno. «Te possino Mandrà, ci hai preso tutti in contropiede». Er Pomata-Enrico Montesano saluta così il suo compare Mandrake-Proietti, l'attore squattrinato di "Febbre da cavallo", film cult del 1976, una delle celebri parti interpretate da Gigi Proietti. Montesano, più giovane di quattro anni, con cui oltre alla passione per il teatro ha condiviso un film che a distanza di oltre 40 anni è ancora un cult assoluto: Febbre da cavallo di Steno . «Può sembrare irriverente ma con la morte dobbiamo fare i conti anche se la rifiutiamo, Gigi però per tutti noi non muore, una persona così con quel talento eccezionale pari alla sua umanità non se ne va davvero. Mi immagino che avrebbe detto, anzi inventato li per lì una barzelletta per farci ridere sopra. Ieri sera grazie a Rai Movie abbiamo rivisto per la centomilionesima volta Febbre da cavallo, mio figlio Marco Valerio si è imposto, lo sappiamo tutti a memoria e abbiamo riso ancora, è stato il nostro modo affettuoso di festeggiare gli 80 anni che purtroppo oggi non può celebrare». Questa coincidenza morte-compleanno è «davvero assurda, se non fosse vera sarebbe un colpo di teatro poveretto lui oppure, per dirla da Armandino Felici detto er Pomata, una mandrakata. Infatti stamattina appena saputo - racconta ancora Montesano - che purtroppo non ce l'aveva fatta ho pensato, 'te possino a Mandrà proprio oggi? Ma che è na mandrakata?».

«Oggi ci lascia un attore gigantesco». Così, su Facebook, Carlo Verdone commenta la morte di Gigi Proietti. «Sul palcoscenico tra i migliori se non il migliore. Enorme presenza scenica, maschera da attore dell'antica Roma, tempi recitativi sublimi. Era un volto che rassicurava che l'identità di questa città ancora vive. Discepolo di Ettore Petrolini, forse più volte ha superato il suo maestro. Autorevolezza, cultura, generosità e umiltà. Questo era Gigi Proietti» conclude l'attore.

Di grande dolore parla una nota del Quirinale. Anche il capo dello stato Sergio Mattarella ha partecipato al lutto.

«Con Gigi Proietti non se ne va solo uno dei volti più amati dal pubblico, ma anche uno straordinario protagonista della nostra cultura. Proprio nel giorno del suo compleanno ci lascia un genio dello spettacolo che ha saputo divertire e commuovere milioni di italiani. La sua scomparsa addolora tutto il Paese». Così il premier Giuseppe Conte su Facebook. «È stato un grande artista, un grande amico, un grande maestro: è stato tutto, un attore totale, enorme, di una grandiosità pazzesca». È commosso Pippo Baudo nel ricordare Gigi Proietti: «Raccoglieva tutto il massimo che un artista può avere: cantava, ballava, raccontava bene, sapeva coniugare il classico e il leggero. E anche quando raccontava una barzelletta, ne faceva una commedia». Negli anni, racconta Baudo, «l'ho visto recitare malato, con la febbre altissima: la scena lo ingigantiva, lo trasformava. È tipico dei grandi avere momenti di tristezza, di malinconia... ma quando si accendono le luci, partono».

Attore è l'anagramma di teatro, scrive Vincenzo Salemme in una lettera in cui racconta del progetto di gestire un teatro insieme a Proietti.

Pierfrancesco Favino ha scritto una poesia, invece. 

«Però ‘n se fa così, tutto de botto.
Svejasse e nun trovatte, esse de colpo a lutto.
Sentì drento a la panza strignese come un nodo
Sape’ che è la mancanza e nun avecce er modo
de ditte grazie a voce pe' quello che c’hai dato
pe' quello che sei stato, perché te sei inventato
un modo che non c’era de racconta' la vita
e ce l’hai regalato così un po’ all’impunita,
facendo crede a tutti che in fondo eri normale,
si ce facevi ride de quello che fa male,
si ce tenevi appesi quando facevi tutto,
Parla’, balla’, canta’, pure si stavi zitto.
Te se guardava Gi’, te se guardava e basta
come se guarda er cielo, senza vole’ risposta.
All’angeli là sopra faje fa du risate,
ai cherubini imparaje che so’ le stornellate,
Salutece San Pietro, stavolta quello vero,
tanto gia’ ce lo sanno chi è er Cavaliere Nero».

«La notizia della scomparsa di Gigi Proietti mi ha particolarmente scosso. Viene a mancare un gigante del palcoscenico italiano che lascia un vuoto incolmabile. Quando ti trovavi davanti a lui, alla sua arte, alla sua persona, ti rendevi conto di essere davanti ad un fuoriclasse, ad un artista unico che sapeva coinvolgerti in modo totale in ogni tipo di rappresentazione. La sua arte non era mai ostentata ed era sempre in grado di mettere a proprio agio le persone con cui aveva a che fare». Così Alberto Angela rende omaggio sulle sue pagine social, Facebook e Twitter, a Gigi Proietti.

Una gioia e un onore aver fatto un pezzo di strada con te, scrive Veronica Pivetti che posta una foto dei tempi della serie tv "Il Maresciallo Rocca".

Saluto commosso anche per Raffaella Carrà.

«Va via un pezzo della nostra Roma, quella vera passionale e allegra.

Come definire Gigi un grande il suo sorriso è stato e rimarrà unico». Lo scrive l'ex capitano della Roma, Francesco Totti. «Gigi era presente al ricevimento per il mio matrimonio, ci vedevamo in qualche occasione e con la sua allegria e il suo grande carisma trasmetteva sempre grande gioia. Mi ha seguito per tutta la carriera da calciatore, era un grande tifoso romanista e ha rappresentato Roma nel mondo come solo noi veri romani sappiamo fare. Gigi ti voglio bene, anche dal cielo ci farai stare allegri. Roma ti sarà sempre grata“. «Se faccio quel che faccio, è soprattutto grazie a te». Enrico Brignano dedica un commosso ricordo su Instagram a Gigi Proietti, nel cui Laboratorio di Esercitazioni Sceniche ha mosso i primi passi da attore. L'attore posta una foto che lo ritrae sul palco insieme al maestro e accanto scrive: «Ti guardavo...ti spiavo dietro a una quinta mentre recitavi per carpirti ogni segreto, ma il talento non ha segreti, è talento e basta. E tu ne hai a secchi». «Ho sempre cercato nei tuoi occhi - aggiunge Brignano - l'approvazione: ero l'alunno davanti al maestro, quando c'eri tu tra il pubblico, anche dopo 30 anni di palcoscenico. E se faccio quel che faccio, è soprattutto grazie a te. Sento un gran dolore dentro, ma so che è stato un privilegio starti vicino e devo farmelo bastare come consolazione. Grazie di tutto, Gigi. Sempre e per sempre», conclude. «L'unica cosa che mi consola è la frase che ha detto Proietti tante volte "Chi nun Sa ride mi insospettisce"... Addio Gigi». Lo ha detto Antonella Clerici nelle stories di Instagram e lo ha scritto in un post, salutando così il mattatore romano. «Non poteva esserci risveglio peggiore. Oggi, nel giorno stesso del suo 80mo compleanno, ci ha lasciato per sempre Gigi Proietti. Ho amato tantissimo il talento ma anche l'umanità di quest'uomo con cui ho avuto la grande gioia di lavorare. Addio Gigi. Ci mancherai tantissimo». Così Alessandro Gassmann su Instagram ricorda Gigi Poietti, scomparso questa mattina all'età di 80 anni, postando una foto che li ritrae insieme sorridenti.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Novembre 2020, 18:21
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