In segno di rispetto è stata anche rinviata la prima seduta del consiglio comunale, che era in programma nel pomeriggio. Per il giorno del funerale il sindaco Dario Nardella ha poi proclamato il lutto cittadino per rendere omaggio «a uno dei più grandi esponenti della cultura mondiale», un fiorentino dal carattere «verace» e una «passione instancabile per il lavoro e per la sua città» dove «tornava appena poteva», dove ha creato il centro-museo che custodisce il suo patrimonio artistico e dove sarà sepolto.
Per l'ultimo saluto al maestro, tra i nomi fatti filtrare tra i possibili presenti ai funerali, si parla delle gemelle Kessler e di Massimo Ghini, che con Gianni Letta, Carla Fracci, Andrea Bocelli e altri parteciparono a Firenze all'inaugurazione della Fondazione Zeffirelli due anni fa. Tra gli altri nomi fatti quello dell'ex direttore del Metropolitan Opera House di New York Joe Volpe e di Leonard Whiting, interprete con Olivia Hussey del Romeo e Giulietta cinematografico di Zeffirelli. Il regista sarà poi tumulato nella cappella di famiglia al cimitero monumentale delle Porte Sante, a San Miniato al Monte, dove riposano altri fiorentini illustri: da Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Carlo Collodi, il babbo di Pinocchio, a Vasco Pratolini, da Giovanni Spadolini a Paolo Poli, e anche Mario Cecchi Gori, il produttore cinematografico che fu patron della Fiorentina, la squadra di cui Zeffirelli è stato un accanito tifoso tutta la vita: una sua bellissima foto mentre sventola la sciarpa viola, in piedi sulla spalletta dell'Arno, alle spalle Ponte Vecchio, campeggia sul sito del club. I funerali e la sepoltura a Firenze «sono la chiusura di un cerchio: è figlio di Firenze, lo riporteremo a casa sua», ha spiegato Pippo, il figlio di Zeffirelli, ricordando che la scelta delle Porte Sante era una decisione presa «insieme a lui già una decina di anni fa, quando iniziò a stare male: era molto contento, è un posto magico».
Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Giugno 2019, 20:33
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