Williams, lacrime su Twitter: da Obama ai fan il necrologio è social

Lacrime su Twitter: da Obama ai fan il necrologio è social

di Francesco Olivo
LOS ANGELES - A scorrere i social network, le gerarchie, anche quelle pi ovvie, vengono annullate. Sì perché Robin Williams è morto e il necrologio del vecchio compagno di banco delle medie si mischia con quello di Obama, come se avessero lo stesso valore o lo stesso peso mediatico. Soffre Mia Farrow, ma pura nostra zia. È l’irriverenza delle timeline di Twitter e della bacheca di Facebook.



L’orario (europeo) del tragico annuncio ha favorito quello che sui social è una tendenza un tempo esclusiva delle agenzie di stampa o al limite delle tv: la corsa al primo che posta la notizia. Il vincitore della gara amatoriale non è noto, ma in migliaia invece di dormire, o di limitarsi a un dolore privato prima di coricarsi (era l’una passata), si sono riversati su Twitter e Facebook per dire la propria.



La notte del dolore è cominciata, a dire il vero, con qualche equivoco. Primo: l’identità del defunto, scambiato spesso e volentieri (e non solo in Italia) con il cantante Robbie Williams, che invece a quanto pare sta ancora bene. Superato il primo ostacolo, con la sua portata di commenti, ironie e battute varie, sorto un nuovo dilemma: ma non si tratterà di una bufala? Legittima precauzione, irradiata in Rete a più non posso per almeno mezz’ora, fino a che arrivava il timbro dei sacri network americani a certificare il decesso.



La caccia al vip che commenta stavolta è stata facile: il primo a scrivere qualcosa è stato Steve Martin, che ricorda la «personalità, grande talento, compagno di lavoro, anima genuina». Dopo poco si accoda Lenny Kravitz, che ha recitato con lui in The Butler, commenta: «Robin Williams, è stato un onore conoscerti, riposa in pace». Agli insonni dei social poi non è sfuggito l’intervento semplice, ma lirico di Barack Obama attraverso un comunicato (un caldo comunicato) diffuso dai suoi canali Facebook e Twitter: «Con il suo talento incommensurabile ci ha fatto ridere e piangere», con i suoi ruoli da «medico a genio, da tata a presidente e tutto quello che c'è in mezzo». A ricordarlo sono tantissimi, Kevin Spacey, Mia Farrow, Morgan Freeman, Lindsay Lohan, ognuno con un ricordo. Il grande Spielberg: un genio.



IN ITALIA

In Italia il mondo del cinema non ha dormito per la tristezza. A giudicare dal suo profilo Twitter, Alessandro Gassman ha trascorso la notte a ricordare il grandissimo collega: «Grazie mister Robin Williams, per tutte le emozioni e le risate che ci hai dato. Fai un bel volo in paradiso», scrive in inglese. Un bel pensiero arriva anche da Jovanotti e Marco Mengoni. Per sfuggire alla banalità delle tante citazioni, bella l’idea che è circolata su Twitter ieri pomeriggio dagli Stati Uniti: tutti sui banchi per ricordare il professor Keating.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Agosto 2014, 09:55