Virzì e il caso Brizzi: "Uno show voyeuristico. Dobbiamo stare tutti con Asia Argento"

Virzì e il caso Brizzi: "Uno show voyeuristico. Dobbiamo stare tutti con Asia Argento"
«Ormai è diventato uno show voyeuristico. C'è molta pruderie». Lo dice il regista Paolo Virzì in un colloquio con Repubblica a proposito delle accuse di molestie nel mondo dello spettacolo che riguardano gli Usa e l'Italia, dal caso Weinstein a quello Brizzi. «C'è un problema di qualità dell'informazione su un tema così importante per la vita delle donne e in generale delle persone. Dispiace che ci sia un vuoto legislativo e culturale. Che certi temi siano lasciati alle trasmissioni di intrattenimento, che per loro natura lo propongono in modo scandalistico».

Intanto, sottolinea, bisognerebbe «dire e fare cose utili. Rassicurare chi è giovane e vuol fare l'attrice che non si deve rinunciare ai propri sogni. Che la routine professionale è un'altra ed è molto semplice: i provini, gli incontri di lavoro non si fanno a quattrocchi in una camera da letto. Quello che è stato raccontato, verità o messinscena equivoca, non è la norma. Mi stupisce che sia avvenuto. Mi stupisce che, ammesso che sia vero, sia stato proposto proprio così, e mi stupisce altrettanto che sia stato accettato».

Quanto alle affermazioni dell'attrice Asia Argento, «dobbiamo stare con Asia», dice Virzì, «non possiamo accettare lo sberleffo di certi giornalacci.
Il suo racconto, nel suo stile genuino, è del tutto credibile, comprensibile umanamente anche quando denuncia le proprie debolezze di 21enne. Asia non deve sentirsi sola, non deve temere cause degli avvocatoni dei potenti perché saremo sempre tutti con lei».

Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Novembre 2017, 10:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA