Vinicio Marchioni domenica all'Auditorium col Cafiso Quartet, direttore per un giorno a Leggo

Vinicio Marchioni domenica all'Auditorium col Cafiso Quartet, direttore per un giorno a Leggo

di Alvaro Moretti
Per molto tempo Vinicio Marchioni prendeva in mano la penna e Leggo lo scriveva. «Opinionista? Mi pare una parola grossa, dai..» Uno dei tratti di Vinicio è l’umiltà, netto e tranchant nei giudizi, ma sempre senza mettere se stesso davanti al mondo, come a volte capita agli attori. Un tipo dalle mille ripartenze, spiega perché non ha gigioneggiato se non il giusto nel grande ruolo del Freddo di Romanzo Criminale.

Ora, anzi domenica, all’Auditorium a chiudere il festival del jazz improvvisando dalla lettura e oltre su e di Charlie Parker. L’Inseguitore è lo spettacolo per attore e quartetto, il magico ensemble di Francesco Cafiso. «La verità è che mi annoio di me, che dopo due mesi devo diventare altro, provare altro». Coerentissimo, in questo, Vinicio: letture in romanesco e citazioni jazzistiche come nel caso di specie, letture ironiche di Osho nella sua osteria di famiglia a via di Ripetta; cinema di commedia interpretando un sordomuto (credibilissimo e molto elogiato dale associazioni di categorie, in Tutta Colpa di Freud) o il filmaker vittima civile tra i molitari di Nassirya.

«A quella interpretazione devo una delle pacche sulle spalle più belle della mia vita: ero sul set di Woody Allen, c’era anche Benigni. Volevo andare da lui a rendergli omaggio, me lo ritrovai dietro le spalle a darmi una pacca: mi spiegò tecnicamente quello che avevo messo in scena in Venti Sigarette. Un fenomeno, ma il più grande di tutti è stato Mastroianni. Una lavagna bianca che diventa ogni essere umano. O forse semplicemente un attore non umano».

Con Charlie Parker osa nel mondo del genio: «Odiava le imperfezioni che seminava nelle sue registrazioni a causa dei suoi stravizi. In arrivo un film su Il Contagio di Walter Siti e in primavera Eliseo, in scena con la moglie, Milena Mancini da ieri è al cinema con “Il più grande sogno”. «Un film molto intrigante. Lo dico e lo posto: andate a vederlo, sarete sorpresi, come da un assolo di Parker»
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Novembre 2016, 09:50
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