Venezia, c'è anche Zoro al debutto
da regista con 'Arance e Martello'

Venezia, c'è anche Zoro al debutto ​da regista con 'Arance e Martello'

di Michela Greco
ROMA - Un facile gioco di parole reciterebbe "da Zoran a Zoro", ma in effetti colpisce la scelta della Settimana Internazionale della Critica - la sezione parallela della Mostra del Cinema di Venezia promossa dal "serioso" Sindacato dei critici - di affidare di nuovo parte della rappresentanza italiana a una commedia.



L'anno scorso ci fu il delizioso nipote scemo di Giuseppe Battiston, quest'anno invece la Sic propone l'esordio alla regia di Diego Bianchi, alias Zoro, con Arance e martello, in sala dal 5 settembre. Il mattatore tv di Gazebo tenta la strada del grande schermo con la storia - di cui è anche interprete - del mercato rionale in cui è cresciuto, quello di via Orvieto a Roma: un microcosmo tragicomico catturato nel 2011, «nel pieno del potere berlusconiano», quando la minaccia di chiusura lanciò il quartiere alla ricerca di un referente politico (il Pd) a cui appellarsi.



La Sic propone poi, per la prima volta, un documentario in concorso, l'italiano Dancing with Maria di Ivan Gergolet, e altre 7 opere prime dal mondo tra thriller, drammi e melò, un film cinese «alla Fincher», colpi di scena e molti pancioni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Luglio 2014, 14:34
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