«Un nemico che ti vuole bene», Diego Abatantuono debutta nella black comedy

«Un nemico che ti vuole bene», Diego Abatantuono debutta nella black comedy

di Paolo Travisi
Un incidente che stravolge gli equilibri di un’esistenza. Anzi più di una. Un professore di astrofisica, Diego Abatantuono, soccorre un killer professionista, Antonio Folletto, ferito nel corso di una “missione”, che per ringraziarlo vuole, ad costo e con ogni mezzo, scoprire il nemico nascosto tra affetti familiari e rapporti professionali, per ucciderlo. È una commedia a tinte dark, “Un nemico che ti vuole bene”, con la regia di Denis Rabaglia, distribuito da Medusa, al cinema dal 4 ottobre.




Sulla genesi del film, un aneddoto curioso, di cui ha parlato il regista. “Ero a Tbilisi, nel 2004 ed una persona raccontò al maestro del cinema polacco, Krysztof Zanussi, quello che accade nei primi 20 minuti del film, e cioè di un killer salvato, una storia vera. Nel corso degli anni l’abbiamo sviluppata ed ambientato la storia in Italia. Volevamo che fosse un film intrigante e divertente, non un vero thriller”.

In merito al personaggio Diego Abatantuono ha sottolineato che “oggi quando fai un incontro per la strada, di una persona si dice è una brava persona, per dire che è un coglione. Il mio personaggio è così, uno che si lascia vivere, non è uno stupido, ma una vera brava persona. E anche quel nemico, non è veramente cattivo, ma è tale perché cresciuto in un ambiente difficile. Il posto in cui vivi ti fa diventare quello che sei, almeno che non si riesca a cambiare. Abatantuono è anche intervenuto sulla sceneggiatura del film, elemento caro all’attore di Mediterraneo, perché “i miei primi film erano la mia vita, scritti da me, anche se non c’era la mia firma. Secondo me anche Alberto Sordi faceva lo stesso, anche se la firma era di Age e Scarpelli. Con Salvatores invece c’è stata una riscrittura del testo e grande collaborazione. In questo caso l’ho firmata, perché era una bella idea, ma con alcune cose da mettere a posto”.

Co-protagonista di questa black comedy all’italiana è Antonio Folletto, talento emergente già visto in Gomorra 2 e la serie Rai “I bastardi di Pizzo Falcone” che in merito al rapporto con Abatantuono ha sottolienato “nel 1992, avevo 4 anni, e questo signore vinceva l’Oscar. Il mio personaggio s’innamora del personaggio perché è un puro, forse come me nei confronti di Diego”. 

Tra gli altri interpreti, Antonio Catania, Roberto Ciufoli, Sandra Milo e Massimo Ghini, che nel film interpreta l’ex-marito della donna sposata da Abatantuono, “ho scelto di fare un dialetto toscano, perché dava al personaggio,  un architetto una certa saccenza”, mentre a Catania “è piaciuta l’idea di fare un traditore, cosa che nella vita, con Diego, non mi capiterà mai”.


 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Ottobre 2018, 21:11
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