Un mare Rubino: il docu-film del cantautore per la salvaguardia dei mari. Anteprima alla Festa del Cinema di Roma poi su Sky

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di Rita Vecchio

Ci sono tanti modi per difendere l’ambiente. Il cantautore Renzo Rubino, affascinato da sempre dal mare, lo fa con la sua musica. Nasce così il docu-film Porto Rubino - Storie, canzoni e lupi di mare, ideato dal cantautore pugliese con la direzione di Fabrizio Fichera che verrà presentato domani in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

 


Il racconto di un viaggio con il suo gozzo Tramari, da Polignano a mare a Taranto, tra Ionio e Adriatico, in cui Rubino è marinaio e naufrago, oltre che interprete e voce narrante. Ma non è da solo. A parlare della salvaguardia del mare e a combattere il “mostro marino” dal nome inquinamento anche i suoi amici: da Diodato a Paola Turci, da Noemi a Bugo a Sangiorgi. Dopo la Festa di Roma, il docu-film in onda su Sky Arte il 28 ottobre alle 21:15 (canali 120 e 400 di Sky, disponibile on demand e in streaming su NOW TV). 

 


Come si combatte?
«Ripristinando il concetto di noi.

Di comunità. Con la cultura. Con la bellezza. Il mostro è la bottiglia di plastica e i rifiuti abbandonati tra le onde. Volevo combatterlo con la musica perché il mare va protetto: è ispirazione di artisti, è il luogo in cui mi ritrovo. Non è un caso io sia del segno dei Pesci». 


Leggenda narra sia anche naufragato. 
«Un venerdì 17. I pirati mi avevano detto di non mettermi in viaggio (il maestrale era troppo forte). Sono rimasto in balia della tempesta per ore. A raccontarlo nel docu-film è Sangiorgi: il mio gozzo fuori uso. Ho proseguito il viaggio con quello (dicono) di Domenico Modugno». 


Che significato ha Porto Rubino?
«Un porto sicuro in un periodo in cui tutto è in bilico. Un progetto di cui vado fiero, che dato lavoro a una categoria - quella attorno ai live - che sta soffrendo. E adesso sono emozionato come prima di un bacio». 


Tutte le musiche sono sue. Ha mai pensato al cinema?
«La musica per immagini mi affascina. Sono nato ascoltando Rota, Morricone». 


E quindi, un regista per cui farebbe le colonne sonore?
«Garrone. Sarebbe un sogno». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Ottobre 2020, 20:00
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