I registi Premio Oscar T.J. Martin e Dan Lindsay hanno presentato al Festival di Berlino l’attesissimo documentario Tina – al cinema quest’estate – in cui la regina del rock’ n’ roll rivive le tappe fondamentali della carriera.
Dalla sua villa a Zurigo ripercorre l’ascesa e la successiva caduta, negli anni bui degli abusi subiti dal primo marito Ike Turner, partendo da My Love Story – L’autobiografia pubblicata tre anni fa da HarperCollins. Oggi, ad 81 anni, con questo film dice addio alla propria vita pubblica. “Alla fine della visione – spiega Martin – sappiamo che il pubblico ne uscirà a pezzi per aver preso parte alle sue delusioni, alle perdite e alle violenze, ma speriamo che possa essere ispirato da questa donna e artista coraggiosa, capace sempre di rialzarsi con dignità”.
L’attrice ha rinunciato alla cittadinanza statunitense dopo aver acquisito quella svizzera: “Oggi – continua Lindsay – è finalmente in pace con se stessa, si sente libera e a casa, ha trovato il suo posto del mondo, pur restando legata alle radici americane”.
Di Erwin Bach – sposato nel 2013 - svela il colpo di fulmine, il corteggiamento e le nozze tardive, tralasciando un momento delicato e doloroso: l’uomo le ha donato un rene, salvandole di fatto la vita non solo in senso emotivo ma anche letterale.
Il documentario lascia che siano i protagonisti a descriversi e così alla voce predominante della Turner si alternano i parenti, i colleghi, i membri del suo entourage e anche l’attrice Angela Bassett, che l’ha interpretata nel biopic Tina – What’s love got to do with it (presentato alla Biennale) e per il quale ha ricevuto la nomination all’Oscar e si è aggiudicato il Golden Globe.
Un omaggio, allora, ad un mito: grazie a questa pellicola d’ora in poi di Tina si celebrerà non solo il talento ma la resilienza.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Marzo 2021, 15:47
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