Ecco come gli 007 del Mossad salvarono gli ebrei in Africa

Ecco come gli 007 del Mossad salvarono gli ebrei in Africa

di Sabrina Quartieri
Un finto resort sul Mar Rosso come base di una delle più audaci operazioni sotto copertura del Mossad. Una sceneggiatura naturale che ora diventa film. Sono i primi anni '80 in Sudan: all'Arous Holiday Village ci sono coraggiosi 007 israeliani che di giorno fanno gli istruttori di windsurf, ma di notte portano avanti un incarico pericolosissimo: prelevare di nascosto dai campi profughi gli ebrei etiopi fuggiti dalla guerra civile per metterli in salvo verso Israele su alcune imbarcazioni.

Quella che viene ricordata come l'intrepida Operazione fratelli, una missione umanitaria mozzafiato (che porterà a Sion decine di migliaia di falascia) a distanza di quasi 40 anni diventa un film. Come racconta il quotidiano israeliano Haaretz, si tratta di uno spy-movie intitolato The Red Sea Diving Resort. Una pellicola diretta da Gideon Raff, che vedremo nelle sale nel 2019. Le scene girate lo scorso anno in Sudafrica e Namibia, con un cast di attori che vanno da Chris Evans a Haley Bennett fino a Ben Kingsley, ripercorrono tutta la vicenda della missione segreta.
È il 1977 quando, in Israele, arrivano le prime notizie della fuga degli ebrei dall'Etiopia verso il musulmano Sudan. Ma nei campi profughi le condizioni sono terribili. Il Primo Ministro Menachem Begin allora convoca il Mossad e lo incarica di aiutare i falascia a raggiungere Israele. Prima che il piano diventi operativo, trascorrono quattro anni. Poi, finalmente, il finto villaggio vacanze sul Mar Rosso apre le porte ai turisti (per strappare il contratto di locazione ai sudanesi, gli agenti segreti danno vita a una società svizzera). Nelle agenzie di viaggi europee, inizia a circolare un volantino a proposito dell' Arous Holiday Village, descritto come un posto paradisiaco gestito da europei, ideale per il windsurf ma anche per il diving nel reef.

Il resort è frequentatissimo, ma la missione umanitaria, negli anni, diventa sempre più rischiosa. Così, dalla fuga via mare, nell'estate del 1982, si passa ai ponti aerei (attivi fino al termine dell'incarico nel 1984). «I veri eroi della storia sono i profughi, esseri umani capaci di resistere a condizioni estreme», ha ricordato il giornalista Gad Shimron, ex agente segreto all' Arous Village che nel suo libro Mossad Exodus del 2007 aveva anticipato la storia.
Gli 007, in Israele, hanno fatto visita diverse volte agli ebrei che avevano aiutato a fuggire, ma senza rivelare mai la loro identità. Tranne Shimron, che non ha saputo trattenere le lacrime quando, da un bambino, si è sentito dire: «Zio, tu sei quello del camion rosso sul fiume».

riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Ottobre 2018, 08:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA