La puntata dedicata alla Sandrelli (e dal lei stessa organizzata) va in onda domani su Rai Storia dalle 9 a mezzanotte. Un progetto ideato da Rai Cultura che rientra nei programmi del servizio pubblico, dedicati alla divulgazione culturale e artistica. «Ho la possibilità di ripercorrere la mia carriera, rendendo omaggio alle persone con cui ho lavorato e a coloro che ho ammirato», commenta la Sandrelli. Il regista che ha scoperto la Sandrelli fu Pietro Germi, che la volle in 'Divorzio all'italianà: «All'epoca ero già apparsa in qualche pellicola e ogni tanto, a Viareggio, mi facevano miss di qua, miss di là... Germi mi vide nella foto pubblicata su una rivista e mi fece convocare agli Studi De Paolis a Roma: mi prese un colpo, non me l'aspettavo!».
E poi ci fu Antonio Pietrangeli, che la volle protagonista in “Io la conoscevo bene”. «Il personaggio di Adriana in quel film fu molto impegnativo e mi ha aperto altre porte con Scola, Monicelli, Comencini, Bertolucci...
tutti cari amici», racconta l'attrice che dice di non essersi mai pentita dello scandalo suscitato con “La chiave” di Tinto Brass: «Mai! È stato un film femminista, dove io sputtanavo il porco inverecondo guardone. Adoro l'ironia con cui Tinto dirige gli attori». E a proposito di attori, la Sandrelli confessa di avere avuto «qualcosina» con Gérard Depardieu: «Non ho mai sognato di mettermi con un attore. Giusto con Depardieu c'è stata qualcosina, più che altro un'affettuosa amicizia: ma Gérard è un uragano, e come uragano basto io».
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Maggio 2020, 09:20
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