Sorrentino & Lui, prima puntata al cinema dell'epopea su Berlusconi

Sorrentino & Lui, prima puntata al cinema dell'epopea su Berlusconi

di Gabriele Niola e Alessandra De Tommasi
Noemi Letizia, Mariano Apicella, Silvio Berlusconi e Veronica Lario sono loro, con nomi e cognomi. E poi ci sono Sergio Morra, Kira, Santino e Paolo Spagnolo che invece sono ispirati soltanto a Tarantini, Sabina Began (l’ape regina) e tante altre figure i cui nomi sono cambiati perché evidentemente lo sono anche le loro azioni. Loro 1 esce oggi (la seconda parte invece il 10 maggio), cento minuti che volano divisi in due parti: prima l’ascesa di Riccardo Scamarcio (ovvero Tarantini), dalla Puglia a Roma a furia di donne procurate a politici, con il pallino di farsi notare da LUI (come viene chiamato Silvio per buona parte del film), e poi per l’appunto LUI, annoiato nella sua villa in Sardegna che cerca di riconquistare la moglie Veronica, stufa del suo atteggiamento e del suo scarso amore. 
Altro non succede in Loro 1, pochi fatti, ma tantissima carne al fuoco come in un primo episodio di una serie tv. La carne, si capisce, sarà il momento in cui Scamarcio con il suo esercito di ragazze pronte a tutto e drogatissime di cocaina e MDMA (capeggiate da Kasia Smutniak/Sabina Began), entrerà nell’orbita del Silvio del 2006, all’opposizione con bandana in testa e un Milan in calo, abbacchiato e un po’ insofferente, in attesa di qualcosa che lo scuota. La vera sorpresa quindi è che Loro non è un film su Berlusconi, ma con Berlusconi, uno in cui conta molto di più l’incrocio tra sesso e politica di quel momento della storia italiana, raccontato con lo stile elettrico e ritmato di L’Uomo In Più o Le Conseguenze Dell’Amore invece di quello da flaneur di La Grande Bellezza. Anche per questo forse Toni Servillo non esagera come suo solito ma anzi si nasconde e sembra quasi fare il minimo indispensabile con un personaggio potenzialmente titanico.
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È stato Nanni Moretti ad inaugurare il filone Silvio Berlusconi raccontando la sua prima elezione in Aprile (1998) e ci è ritornato con Il Caimano (2006 foto in alto), che vanta un cameo di Paolo Sorrentino. Il documentario Silvio Forever (2011 foto sotto) di Roberto Faenza e Filippo Macelloni ripercorre le tappe principali della carriera del Cavaliere, con Neri Marcorè come voce fuori campo. Sabrina Guzzanti dedica al cavaliere il doc Viva Zapatero! (2005) e poi con il giallo La trattativa (2014). La lista comprende Quando c’era Silvio (2005) di Ruben Oliva, Shooting Silvio (2006) di Berardo Carboni, Ho ammazzato Berlusconi (2008) di Silvio Fraschetti, Videocracy – Basta apparire (2009) di Erik Gandini, S.B. Io lo conoscevo bene (2012) di Giacomo Durzi, Silvio Mon Amour (2014) di Marco Amenta e Belluscone – Una storia siciliana (2014) di Franco Maresco e con Picarra e Picone. Netflix ha prodotto il documentario-intervista My way: the rise and fall of Silvio Berlusconi (2016) di Antongiulio Panizzi.  (A. DET)
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Aprile 2018, 05:30
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