Robert Redford, il belloccio di Hollywood, il regista premio Oscar nonché attore e produttore più “impegnato” d’America compie oggi 85 anni. Ma purtroppo, a meno di ripensamenti, dovremo accontentarci (si fa per dire) di rivedere i suoi capolavori, la sua filmografia sterminata: “The Old Man & the Gun”, in cui interpreta un anziano bandito gentiluomo, è stato - per sua stessa ammissione - il suo ultimo film. «Bisogna pure voltare pagina - ha spiegato tre anni fa, in diverse interviste - mi spiace solo che il mio addio al cinema abbia tolto attenzione al film di David Lowery, che pure meritava».
Happy 85th Birthday to the legendary Robert Redford! pic.twitter.com/bKAFdyVgYs
— Classic Hollywood(GP) (@CHC_1927) August 18, 2021
I suoi capolavori
Noblesse oblige. E oggi non ci resta che rivedere "La stangata" (sette premi Oscar, assiene a Paul Newman), o "Butch Cassidy" (che proprio domani Sky cinema ripropone in programmazione). Ma qual è il filo rosso che lega sessant’anni di carriera, e una fama di uomo politicamente engagè, vicino ai democratici, che non è ancora riuscito a vedere (il suo sogno) una donna presidente degli Stati Uniti? Probabilmente, proprio il sottile messaggio antisistema, che affiora spesso, nelle sue dichiarazioni e nei suoi ruoli, ma anche l’impegno in favore dei più deboli.
“Tutti gli uomini del presidente” (1976) è forse il film che ci è più caro: Redford e Dustin Hoffmann recitano nei ruoli dei giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein, alle prese con il caso Watergate che portò alle dimissioni di Nixon. Oppure, “I tre giorni del condor”, un capolavoro di Sydney Pollack, forse tra i migliori thriller di tutti i tempi, in cui il bel Robert recita la parte di un agente della Cia, nel mirino di servizi deviati che vogliono ucciderlo. “A piedi nudi nel parco” (1967) è invece un capolavoro del genere romantico, con una giovanissima Jane Fonda. La coppia si ritroverà nel 2017, in “Le nostre anime di notte”, tratto dal romanzo di Kent Haruf: un film che apre uno squarcio sul senso della vita, sull’amore, e sugli ultimi anni che ci restano.
"Films don't always tell a story; some films can achieve effect just by being razzle-dazzle or rock n' roll. That's part of the fare that's out there. And that's okay. For me, I place more value on a story"
— Samuel J. May (@sjmay92) August 18, 2021
Happy 85th birthday Robert Redford ~ All The President's Men (1976) #botd pic.twitter.com/W7Vvr5cgE7
L'impegno per il cinema
Robert Redford è uno dei pochi cineasti americani non ancora accusati di molestie (forse a suo tempo avranno cercato di molestare lui), ma non si è accontentato del suo ruolo di sex symbol.
La vita privata
Amy Hart Redford non ha avuto la stessa fortuna del padre, sebbene sia comparsa anche in serie di successo come Sex and the City o anche Law & Order. L’altra figlia del cineasta, Shauna, è un'acclamata pittrice americana (passione che condivide con il padre). Redford ha avuto la sfortuna di perdere il primo figlio Scott due mesi dopo la nascita, e di perdere anche il figlio James, attivista e documentarista morto di cancro lo scorso anno, a soli 58 anni. Redford si è sposato nel 1958 con Lola Van Wagenen: da quell’unione nacquero Scott, Shauna, James e Amy. Secondo matrimonio nel 2009, con l'artista tedesca Sibylle Szaggars.
Redford ama la natura sin da quando partiva, da ragazzo, per esplorare il parco di Yosemite. E questa passione ha influenzato molti suoi film, e anche molte sue scelte politiche, come l’impegno contro i cambiamenti climatici e in favore dell’organizzazione per la conservazione marina Sea Shepherd, confluito in una serie di spot e di documentari.
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— Rob Stockman (@HngOver) September 2, 2017
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Agosto 2021, 20:37
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