Ricky Memphis: "Io immaturo? No, ma tornerei volentieri a 30 anni"

Ricky Memphis: "Io immaturo? No, ma tornerei volentieri a 30 anni"

di Alessandra De Tommasi
Poche parole, ma di grande impatto: Ricky Memphis non potrebbe essere più lontano dai personaggi confusionari che spesso interpreta. Fa eccezione il prossimo ruolo, nella commedia Ovunque tu sarai, in sala il 6 aprile e presentato in anteprima al Terminillo Film Festival, un road movie firmato da Roberto Capucci su un poker di amici tifosi della “Magica” e in viaggio in Spagna per una finalissima, dove succede di tutto. Si ride, si piange si ritorna tutti un po’ ragazzi.

Nel film fa una trasferta calcistica con gli amici e la Roma è la sua fede. Ha una passione così forte? «Elvis, a cui mi sono ispirato per il nome d’arte: quando è morto avevo 9 anni ma ricordo ancora i 33 giri di mamma».

Chi è il più caotico del gruppo tra lei, Primo Reggiani, Francesco Montanari e Francesco Apolloni? «Tutti e quattro siamo stati piuttosto scatenati sul set, ma Apolloni è un vulcano, pare non abbia mai sonno».

Di quale personaggio sarebbe amico nella realtà? «Di quello di Montanari, un ragazzo mite, tenero, che mi divertirebbe molto avere accanto».

In una battuta dice: “Tutti abbiamo paura”. Qual è la sua? «Gli imprevisti. Prima di diventare padre avevo poche preoccupazioni, oggi invece sono diventato apprensivo. Più sto bene e più divento ansioso perché temo che qualcosa rovini quella gioia».

Prossimamente torna in tv con “Immaturi”. Che ricordi ha degli esami? «Non ho fatto la maturità perché mi sono fermato alla terza media, ma non tornerei mai indietro all’adolescenza, anche se rivivrei volentieri qualche momento dei 30 anni, quando sei ancora giovane ma con una maturità nuova».

Il bene più prezioso? «La mia famiglia… del resto, fama inclusa, me ne frego».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2017, 09:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA