Oscar 2023, dall'asino sul palco alla battutaccia di Hugh Grant

Oscar 2023, dall'asino sul palco alla battutaccia di Hugh Grant

Oscar 2023, dall'asino sul palco alla battutaccia di Hugh Grant

di Alessandra De Tommasi

L’Italia non porta a casa nessuna statuetta ai 95° Premi Oscar di domenica notte a Los Angeles (disponibili su Sky e NOW). Scaramanticamente, la regista Alice Rohrwacher, in lizza come miglior corto con Le Pupille (Disney+), si era vestita dello stesso colore della zuppa inglese della storia, ma non è servito.

Gli sconfitti sono tutti illustri, da Steven Spielberg (The Fabelmans) a Cate Blancett (TAR). Pesante l’assenza dei due uomini che hanno salvato il box office di questa stagione, Tom Cruise (Top Gun: Maverick) e James Cameron (Avatar: La via dell’acqua).

A sbancare la serata con 7 statuette (tra cui miglior regia, film e sceneggiatura originale) ci ha pensato Everything, Everywhere All At Once, sci-fi comedy surreale firmata da I Daniels che ha visto premiato tre attori principali tra cui Jamie Lee Curtis. Michelle Yeoh, malesiana di origine cinese ex Bond Girl, è la prima donna asiatica trionfare come miglior protagonista, ma la vera star della serata è Ke Hu Quan, ex bimbo de I Goonies, insignito del riconoscimento di migliore attore non protagonista. «Il mio viaggio è iniziato su una barca – ha raccontato sul palco tra le lacrime – è continuato per un anno in un campo profughi e mi ha portato qui, a realizzare il sogno americano». La ciliegina sulla torta è arrivata dall’abbraccio con Harrison Ford, suo mentore sul set di Indiana Jones e il tempio maledetto, quando ha debuttato 40 anni fa.

Brendan Fraser trionfa con The Whale come miglior protagonista, una statuetta che ha tutto il sapore del riscatto.

La soporifera cerimonia condotta da Jimmy Kimmel, intanto, ha spesso tirato in ballo lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock dello scorso anno, ma senza divertire la platea, che non si è scomposta neppure quando sul palco sono arrivati un asino (vero) e un orso (finto).

Uno dei momenti più intensi, invece, lo ha regalato Lady Gaga, che a sorpresa ha cantato Hold my hand (dalla colonna sonora di Top Gun: Maverick).

Niente trucco e jeans strappati: tolto l’abito Versace della passerella – che quest’anno non era un red carpet, ma un tappeto color champagne – la diva ha puntato su un tocco minimal. D’altronde ha fatto centro fin da quando, poco prima di entrare al Dolby Theatre, è tornata indietro per aiutare un fotografo che stava cadendo mentre le scattava delle immagini.

Tanti applausi anche per le esibizioni di Rihanna e Lenny Kravitz, ma si è creato il gelo quando Hugh Grant, uno dei presentatori, si è definito «uno scroto» in una battuta poco riuscita sul suo invecchiamento facciale. Idem quando il Premio Nobel Malala è stata chiamata a dire la sua sul presunto sputo di Harry Styles a Chris Pine a Venezia: infastidita, ha risposto che lei parla «solo di pace». Subito dopo l’attivista ha ripostato il video su Twitter con il commento «Tratta le persone con gentilezza».


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 08:11
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