Nanni Moretti fa ballare Cannes: «Il mio cinema resiste e sa ancora anticipare l'attualità»

Il regista in gara con Il sol dell'avvenire

Nanni Moretti fa ballare Cannes: «Il mio cinema resiste e sa ancora anticipare l'attualità»

di Alessandra De Tommasi

È Nanni Moretti show al Festival di Cannes, a 30 anni di distanza dalla presentazione di Caro diario sulla Croisette - che Clint Eastwood, presidente di giuria, ancora ricorda - e due presenze nella kermesse come giurato. Anche stavolta il progetto del regista romano, Il Sol dell’avvenire, già nelle sale italiane, colpisce e rapisce. E lui ci balla su con il cast sul red carpet (foto) sulle note di Voglio vederti danzare di Franco Battiato. Nel film, che ha scritto e diretto, interpreta Giovanni, cineasta alle prese con il set di una pellicola ambientata nel 1956, durante la rivoluzione ungherese.
«Con questa storia - spiega durante l’incontro stampa - mi sono messo a nudo anche se non penso che fare cinema sia terapeutico. E ancora una volta nella mia carriera ho anticipato un avvenimento di attualità. Mentre montavo i fotogrammi dell’epoca con i carri armati sovietici, l’Ucraina è stata invasa dalla Russia di Putin».
Nel racconto non c’è solo la guerra, ma un matrimonio lungo e logoro (con Margherita Buy). Per non parlare della scena in cui si toglie un sassolino dalla scarpa, durante un incontro con i vertici Netflix: «Avrei potuto usare un nome finto come Starflix, ma ho usato Netflix per rappresentare tutte le altre. A me dispiace che tanti registi, produttori e sceneggiatori si siano consegnati docilmente alle piattaforme. Secondo me, bisognerebbe continuare a investire economicamente e sentimentalmente nei film per il cinema. Non è solo quello che penso, ma quello che vivo. Quando scrivo non penso a un ragazzo di 13 anni della Pennsylvania che guarda il film in metro, ma ho in mente una sala buia dove le persone guardano qualcosa di più grande di loro stesse».
A chi gli chiede se Martin Scorsese abbia visto il film risponde, divertito: «Non credo lo abbia visto. Evidentemente gli ho scritto all’indirizzo email sbagliato». La soddisfazione migliore, però, aggiunge Moretti è un’altra: «Registi giovani mi hanno detto quanto Il Sol dell’avvenire abbia dato loro energia, fiducia in quello che si può fare con il cinema, e questa è una cosa che mi ha colpito molto, anche perché succede a me come spettatore. Quando un film mi colpisce, mi viene voglia di lavorare, tornare a casa, inventare una storia nuova».
Per i 70 anni, il prossimo agosto, lo aspetta una regia teatrale di due testi di Natalia Ginzburg: «Per ora - dice - non ho altre idee per nuovi film».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Maggio 2023, 06:10
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