La Mummia risorge femmina, Tom Cruise protagonista pronto a sbancare il botteghino

La Mummia risorge femmina, Tom Cruise protagonista pronto a sbancare il botteghino

di Michela Greco
La Universal fa risorgere La mummia, e con lei inaugura la serie di film del cosiddetto Dark Universe che rielaborano (per l'ennesima volta) su grande schermo grandi classici della letteratura horror. Affidato alle doti action di Tom Cruise, questo debutto kolossal porta la firma di Alex Kurtzman, che parte immergendo lo spettatore in quello che sembra un Indiana Jones del nuovo millennio: nel deserto iracheno tempestato di proiettili Nick Morton (Cruise), contrabbandiere di antichità prestato alla divisa militare, va a caccia di reperti nella culla della civiltà, la Mesopotamia.

È prestante, cialtrone e seduttore, come dimostra appena incontra l'archeologa Jenny (Annabelle Wallis), e si imbarca senza rendersi conto in una pericolosa avventura che affonda le radici nell'antico Egitto, dove la vendicativa principessa Ahmanet (Sofia Boutella, vista in Kingsman - Secret service) si era votata al dio della morte ed era stata punita con la mummificazione da viva. Sensuale, magnetica, tatuata e dotata di occhi diabolici, questa nuova versione della mummia cerca di scatenare il Male sul pianeta quando, per errore, Nick profana la sua tomba e diventa, per questo, il Prescelto. 

Nel tentativo di dare nuova linfa vitale a un mostro già raccontato prima ben 18 volte, questo reboot crea una piacevole atmosfera avventurosa e ironica ma si affanna ad accumulare e incrociare mostri, citazioni, stili ed epoche storiche. Ci sono i Crociati riesumati nei sotterranei della Londra moderna, gli zombie posseduti dalla principessa del Male, l'ambiguo dottor Jekyll e mister Hyde incarnato da Russell Crowe, e una trama che procede caoticamente tra combattimenti spettacolari e trasformazioni spaventose.

«La magia di personaggi come la mummia - aveva detto Tom Cruise - ha condizionato la mia giovinezza. Mi facevano paura ma allo stesso tempo riuscivo a immedesimarmi in loro, nel loro dolore, nella loro mal compresa umanità. Con questo film abbiamo voluto rendere omaggio a quelle atmosfere con un twist contemporaneo». Stessa operazione che puntano a fare i successivi film della Dark Universe, di cui il primo, in sala a febbraio 2019, sarà La moglie di Frankenstein.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Giugno 2017, 10:30
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