MIA market internazionale dell'audiovisivo, la sfida parte da Roma: 123 nuove proposte per un valore di oltre 450 milioni di euro

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di Michela Greco

Il fulcro delle attività del MIA - Mercato Internazionale Audiovisivo, in programma dal 14 al 18 ottobre 2020, sarà Palazzo Barberini, ma in questa 20/a edizione in tempi di pandemia gli appuntamenti, le proiezioni e gli scambi tra player del cinema, della tv e delle piattaforme streaming si svolgeranno in modalità ibrida: parte in presenza, in un ambiente protetto e “Covid-proof”, parte online. Con 1.400 accreditati da 41 paesi, di cui 600 operatori internazionali (per metà circa, appunto, partecipanti a distanza), 123 nuovi contenuti proposti (per un valore complessivo di circa 450 milioni di euro) e 137 proiezioni, suddivise tra quelle al cinema Quattro Fontane e quelle sulla piattaforma MIA digital. 

 


«Ci saranno anche più di 60 tavole rotonde nel programma di questa sesta edizione – dice la direttrice Lucia Milazzotto – Organizzarla è stata una sfida: abbiamo cercato di interpretare la situazione attuale, con le difficoltà dettate dalla pandemia, come base di un ragionamento per trasformare le limitazioni in opportunità. Abbiamo quindi digitalizzato il MIA in una prospettiva di medio-lungo periodo, non soltanto come soluzione emergenziale, e abbiamo risposto a un’urgenza globale: mantenere le relazioni internazionali in un momento in cui si rischiavano l’isolamento e la localizzazione del contenuto.

Abbiamo quindi scommesso su un mercato ibrido che unisce gli eventi digitali a quelli in presenza on site, favorendo gli scambi e allo stesso tempo riportando l’attenzione sul territorio e il prodotto italiano». 


«Questo MIA è un grandissimo laboratorio – aggiunge il presidente APA Giancarlo Leone – È molto importante che sia il primo mercato dell’audiovisivo a ‘riaprire i giochi’ e che lo faccia nel modo migliore». Il tutto in una stagione particolare: «Il cinema in sala veniva da un anno eccezionale in cui registrava la maggior crescita tra i Paesi europei – spiega Francesco Rutelli, presidente Anica – ma il contraccolpo della crisi sanitaria sulle sale è stato drammatico. Riunendo tanti operatori che scommettono sulla ripartenza, il MIA mostra quanto la filiera sia integrata. In questi giorni a Piazza Venezia ci sono centinaia di persone al lavoro sul set di Mission: Impossible e a Palazzo Barberini ci sono centinaia di persone al lavoro per questo mercato». Al MIA saranno presentati i nuovi progetti, tra gli altri, di Sergio Castellitto, Paolo Genovese, Lino Guanciale, Paolo Taviani, Gabriele Mainetti, Edoardo Leo e Matteo Rovere nella sezione “What’s Next Italy”, sette titoli europei in “C Eu Soon”, lo showcase dei progetti tv più attesi con MIA/Drama e i documentari di MIA/Doc.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Ottobre 2020, 08:50
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