MDL Beast Festival: Hollywood si trasferisce in Arabia

MDL Beast Festival: Hollywood si trasferisce in Arabia

di Alessandra De Tommasi
RIYADH - Definirlo il "Coachella arabo" è un po' riduttivo perché l'evento musicale americano per eccellenza vanta 99 mila presenze annuali mentre il MDL Beast Festival, che si è appena concluso, ha infranto il record di 130 mila visitatori in un giorno solo. È uno dei cento appuntamenti della Riyadh Season, ossia la stagione culturale della capitale dall'Arabia Saudita, e ha conquistato persino Hollywood.

Dagli angeli di Victoria's secret, ossia le top model Irina Shayk e Alessandra Ambrosio, agli attori Ed Westwick, Armie Hammer e Ryan Philippe (nella foto). Questi ultimi due sono talmente entrati nello spirito del posto da posare su Instagram con la ghotra, il tradizionale velo maschile arabo.

Sui cinque palchi si sono alternati DJ di fama mondiale, tra cui David Guetta, facendo scatenare - forse per la prima volta in 89 anni di storia del Paese - il pubblico dei più giovani. Muniti di bandane, occhiali a led e in alcuni casi quasi in cosplay (incluso quello dei rapinatori de La casa di carta), i ragazzi hanno fatto festa fino all'alba ballando - attività fino a poco fa riservata a pochi - e cantando, indossando in pochi casi gli abiti tradizionali e senza bere una sola goccia d'alcool, come impone la legge.

Il gran finale di questa stagione degna di una rivoluzione culturale che ha attirato star da tutto il mondo è fissato il 16 gennaio 2020 allo stadio King Fahd con lo show Leila, the land of imagination. Gestito da un team quasi interamente femminile e italiano capitanato dal direttore creativo Anghela Aló, vanta la produzione di Balich Worldwide shows, società leader nelle cerimonie olimpiche. Si tratta di una potentissima metafora che vede la bambina protagonista come incarnazione del futuro di questo Stato, considerato il più conservatore dei paesi arabi, e che ora si è aperto all'intrattenimento inaugurando lo scorso anno la prima sala cinematografica. La cultura come business, certo, ma anche come mezzo per raggiungere una modernità tanto a lungo sospirata.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Dicembre 2019, 08:30
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