Matilda De Angelis: «Mi sono ispirata a Uma Thurman in Pulp Fiction per girare il film "Una vita spericolata"»

Matilda De Angelis: «Mi sono ispirata a Uma Thurman in Pulp Fiction per girare il film "Una vita spericolata"»

di ​Michela Greco
ROMA - «Questo film racconta la crisi e la generazione dei ragazzi inattivi, vittime di un sistema che ti succhia tutto e poi ti risputa fuori». Lo dice Matilda De Angelis di Una vita spericolata, il film di Marco Ponti in cui, insieme ai suoi improvvisati “compari” Rossi (Lorenzo Richelmy) e BB (Eugenio Franceschini) si imbarca in una improbabile avventura criminale attraverso l’Italia. 

Già dalla prima scena le intenzioni sono chiare: dalla tv arriva la voce dell’ex candidato alla presidenza Usa Bernie Sanders mentre dice che “la società non può sopravvivere se in tanti continuano ad avere pochissimo e in pochi continuano ad avere moltissimo”. 

Nel tinello invece papà Gigio Alberti annuncia intenzioni suicidarie, causa crisi. Ma Una vita spericolata non è un dramma sociale, anzi. È un road movie che si mescola col western, l’action e la commedia nera, con colori molto accesi e scivolate (purtroppo, spesso, cadute rovinose) verso il grottesco. «Questo film o non lo capisci oppure salti sul treno e fai tutto il viaggio lasciandoti andare», esclama Matilda De Angelis, 23 anni e già una carriera importante tra cinema e tv. Nel vortice di Una vita spericolata - al cinema da oggi - lei è Soledad, giovane attrice già in declino che usa le sue doti professionali per fingersi un ostaggio durante la maldestra rapina in banca compiuta da Rossi e aggregarsi, così, ai due sbandati nella loro fuga. Scappano dalla polizia, ma anche dai criminali a cui appartenevano, in realtà, i soldi, e ogni volta che possono regalano qualche ciuffo di banconote a chi è in difficoltà.

«La vera coppia di innamorati del film è quella composta da Rossi e BB - racconta divertita - due amici inseparabili che hanno vissuto insieme gioie e miserie. La mia Soledad, invece, è la pecora nera del gruppo, la mente malata. Una che recita nella vita di tutti i giorni». Per costruire il suo personaggio, Matilda De Angelis raconta di essersi lasciata ispirare da un’indicazione del regista, che prima delle riprese ha mostrato al cast il video di Scar Tissue dei Red Hot Chili Peppers, e di aver aggiunto una sua suggestione: «Ho pensato un po’ alla Uma Thurman di Pulp Fiction, fragile ma geniale».

IL REGISTA MARCO PONTI PARLA DELLA CONDANNA A DOMENICO DIELE
«Non commento la sentenza, dico solo che provo un dolore immenso per ciò che è successo. Umanamente quella vicenda non può che suscitare compassione, in un Paese in cui questo sentimento sta venendo meno». Il regista Marco Ponti commenta così la sentenza con cui Domenico Diele, che aveva iniziato a girare Una vita spericolata nel ruolo poi preso da Eugenio Franceschini, è stato condannato a 7 anni e 8 mesi per omicidio stradale. Nel giugno dello scorso anno Diele aveva travolto e ucciso una donna mentre guidava sotto effetto di stupefacenti e con la patente sospesa. «Avevamo girato solo per tre giorni - ha spiegato Ponti - e abbiamo deciso di andare avanti per senso di responsabilità, nel rispetto di tutte le persone che erano state coinvolte nella realizzazione del film».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Giugno 2018, 08:49
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