Massimo Troisi, arriva la laurea nel giorno del suo compleanno. Decaro: «Ci vorrebbe un'altra Smorfia»

Massimo Troisi, arriva la laurea nel giorno del suo compleanno. Decaro: «Ci vorrebbe un'altra Smorfia»

di Mario Fabbroni
«La laurea per Massimo Troisi. La cerimonia sarà il 19 febbraio 2019, l'abbiamo concordato con Gaetano Manfredi e Arturo De Vivo, Rettore e Prorettore dell'Università Federico II di Napoli». Enzo Decaro - attore e regista - sembra già emozionato solo al pensiero di far laureare Troisi. Ai tempi della Smorfia era indicato come il bello, il più giovane, quello che cantava con la chitarra. Ma scriveva anche i testi delle loro esibizioni.
La laurea per Troisi arriverà proprio il giorno del suo compleanno
«Avrebbe compiuto 66 anni. Ma non è mai troppo tardi per laurearsi. Comico, regista, attore: ma per me Massimo Troisi è soprattutto poesia. Terrò io la laudatio in Cultura napoletana e Scienze della Strada davanti agli accademici».
E invece Decaro ora che sta facendo?
«Sto preparando l'evento che, il 24 giugno in piazza del Plebiscito a Napoli, celebrerà i 40 anni dalla nascita della Smorfia, il trio che ci ha fatto conoscere al grande pubblico. Sarà una grande festa di amici, un happening aperto alla città. La presenza della famiglia di Massimo ci darà anche un marchio morale. Non sono state molte le occasioni per celebrare Troisi in questi ultimi 24 anni, ma forse ne hanno più bisogno le persone a cui continua a mancare».
Sul palco due di quei tre ragazzi ribelli di 40 anni fa, Enzo Decaro e Lello Arena: come ripensi oggi alla Smorfia?
«Dico che avemmo coraggio. La Smorfia venne fuori per annientare parte dei luoghi comuni in voga negli anni '70. Dietro alle nostre spalle soffiava il vento del rinnovamento, in pochi chilometri quadrati avvertivi l'influsso di Roberto De Simone, Edoardo Bennato, Pino Daniele. E poi c'era il nostro pensiero ostinato e contrario, teso a mettere in discussione le storie che ci venivano proposte come verità assolute e che invece erano solo credenze. Così, ad esempio, facemmo nello sketch Annunciazione, Annunciazione».
Il vento del governo del cambiamento dovrebbe soffiare anche nell'Italia odierna
«Vediamo, di certo il Troisi politico si sarebbe divertito. Perché accanto a quello poetico, c'era un Massimo che, insieme a noi due, prendeva posizione su qualunque cosa puntando a smontare anche le piccole consuetudini che si facevano passare come verità assoluta».
Qual è il giudizio sull'attuale èra social?
«Il grande pericolo di oggi temo sia la solitudine sociale, accentuata proprio dall'eccessiva vita virtuale che si crea sul web. Credo che bisognerebbe avere più vita sociale e meno social».
Cosa ti piacerebbe accadesse?
«Che venisse alla ribalta un'altra Smorfia».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Giugno 2018, 09:36
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