Lino Guanciale: "Con Bisio racconto i peggiori prof d'Italia, ma sogno ruoli da perdente"

Lino Guanciale: "Con Bisio racconto i peggiori prof d'Italia, ma sogno ruoli da perdente"

di Michela Greco
TAVOLARA - Nelle tradizionali - e spesso esilaranti - conversazioni con i protagonisti del cinema condotte al tramonto da Geppi Cucciari e Piera Detassis al Festival di Tavolara, che si è concluso ieri, l'appuntamento con Lino Guanciale e il suo regista/co-protagonista ne I peggiori Vincenzo Alfieri è stato uno dei più animati e affollati.

Assalito dalle fan di tutte le età, il trentottenne attore abruzzese è in un momento d'oro della sua carriera, dopo il successo televisivo de La porta rossa e L'allieva, è travolto dalle richieste e gira l'Italia in lungo e in largo per non rinunciare a nulla.

Il grande successo di questi ultimi mesi le rende tutto più facile o difficile?
«Credo di essere su un crinale oltre il quale si possono fare certe scelte con maggiore autonomia, ma la sfida, poi, è farle bene. Quest'anno è stato meraviglioso, ora ho davanti a me un anno e mezzo di lavoro su vari set e palcoscenici teatrali».

Che effetto le fa questo successo esplosivo?
«Quando non la cerchi come obiettivo, ma ti arriva come ulteriore strumento da usare nel lavoro, una certa popolarità la vedi in modo molto laico, come una delle cose che possono capitare».

Eppure non ha cominciato ieri, ma da oltre 10 anni...
«Se ripenso al 2004, a quando ero qui in Sardegna, in tournée a Cagliari e dormivo in un sottoscala, riconosco che sono cambiato un granché. La mia testa riguardo al lavoro è rimasta uguale».

C'è un personaggio di un film o una serie tv che l'ha folgorata?
«Non so cosa avrei dato per una parte in Breaking Bad: sarebbe stato bellissimo fare uno qualunque dei ruoli per la mia fascia di età. E mi sono emozionato molto con il personaggio di Stefano Accorsi in Veloce come il vento. Mi piacerebbe lavorare su posizioni di minorità».

Cioè?
«Su figure di perdenti. Un po' perché fotografano il momento, un po' perché come attore mi spingerebbe a cercare cose che ora non sono le prime su cui mi concentro. Tanta parte della fortuna del nostro cinema è dovuta proprio al racconto di grandi figure di perdenti».

Ora sta girando Arrivano i prof di Ivan Silvestrini, accanto a Claudio Bisio, lei che ruolo ha?
«Il film racconta dei peggiori prof d'Italia raccolti nella peggiore scuola d'Italia. Io sono il prof di storia, uno che ha un destino a suo modo glorioso. È il remake di un film francese molto fortunato di qualche tempo fa con Christian Clavier. Poi ho appena girato un corto con Greta Scarano e Valerio Aprea, per la regia di Sydney Sibilia: una piccola follia in cui interpreto un bel loser. È una commedia su quanto è difficile trovare lavoro in Italia in questo momento». 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Luglio 2017, 08:41
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