Lillo e Greg: «La nostra prova del Dna va in streaming»

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di Michela Greco
ROMA – Comicità surreale, trasformismi, satira, molta musica e quel certo sapore di romanità: tutti gli ingredienti che fanno il successo di Lillo e Greg (aka Pasquale Petrolo e Claudio Gregori) da oltre 20 anni si mescolano in D.N.A. - Decisamente non adatti, l’esordio alla regia del duo al tempo del coronavirus. La data di uscita – 30 aprile - è stata mantenuta, ma non essendo possibile portare il film nelle sale, D.N.A. debutta sulle piattaforme (SkyPrimaFila Premiere, TimVision, Chili, Google Play, Infinity, CG Digital e Rakuten Tv).

La storia è quella di Nando (Lillo) ed Ezechiele (Greg), ex-compagni delle elementari che più diversi non si può, e del loro esperimento genetico per scambiarsi un pezzetto di personalità nella speranza di vivere meglio la vita e il rapporto con le donne... che nel caso specifico sono rappresentate soprattutto da Anna Foglietta, già complice del duo sul grande schermo in passato.

Come state vivendo il fatto di presentare il film sulle piattaforme?
Greg: «Ci sarebbe piaciuto vedere per strada i manifesti del nostro primo film, vedere le reazioni del pubblico in sala, condividerne la gioia con gli amici, ma ora la scelta più razionale è questa. La gente a casa potrà passare un’ora e mezza di letizia con noi».

I vostri due personaggi si portano dietro i traumi dell’infanzia, e voi?
Lillo: «Io da piccolo venivo bullizzato perché ero grasso. Andavo in una scuola di periferia dove regnava il più forte, è stata dura».
Greg: «Io a 7-8 anni portavo gli occhiali, ero molto portato per gli studi, odiavo il calcio e amavo il disegno, la musica, i fumetti: ero un pesce fuor d’acqua».

Nel film potete modificare un tratto della personalità. Se ne aveste l’opportunità voi cosa cambiereste?
Lillo: «Ho messo talmente tanto tempo e impegno per accettarmi come sono, con tutti i miei difetti, che a questo punto non cambierei nulla».
Greg: «Io fortificherei la mia autostima: non sono mai completamente soddisfatto di ciò che faccio, anche quando ho successo, e non riesco a godermi pienamente le cose belle».

In “D.N.A.” mettete in ridicolo l’idea dell’alimentazione come religione...
Greg: «C’è un’idolatria imperante di falsi miti, influencer che vengono elevati a divinità. Sono altri i personaggi da rispettare».
Lillo: «Quello dello chef è un mestiere difficile e importante, ma mi fa ridere il comportamento da guru di certi personaggi».

Come state vivendo questo periodo sospeso?
Greg: «Sono molto preoccupato per il lavoro, per il resto l’unico vantaggio è che ho molto più tempo e lo sfrutto: scrivo, compongo, disegno, studio...»
Lillo: «Io mi reputo fortunato perché non sono un fan di sport e attività all’aperto e perché vado d’accordo con mia moglie. Certo, tutto è condito da preoccupazione...».

La prima cosa che farete quando tutto sarà finito?
Lillo: «Cercherò il contatto fisico, ogni saluto sembrerà quasi un amplesso».
Greg: «Mi manca tanto suonare dal vivo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2020, 09:25
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