Smutniak horror in Pantafa: «Ho ancora paura di svegliarmi al buio»

L'attrice racconta il film di Scaringi in sala da domani

Smutniak horror in Pantafa: «Ho ancora paura di svegliarmi al buio»

di Valeria Arnaldi
«La sfida più grande è stata confrontarsi con le paure. Un giorno dopo l’altro. E diciamo che il film non mi ha aiutato a esorcizzare le mie». Così Kasia Smutniak racconta “Pantafa” di Emanuele Scaringi, prodotto da Fandango con Rai Cinema e distribuito dalla stessa Fandango, che sarà in sala da domani. Un horror che fonde una leggenda popolare, quella della Pantafa appunto, con il fenomeno della paralisi del sonno, che colpisce circa il 10% delle persone nella vita. L’attrice interpreta «una madre imperfetta», che per la salute della figlia che soffre di tale patologia, impersonata da Greta Santi, si trasferisce in un paesino di montagna. I sintomi della bimba però peggiorano e appare una creatura da incubo, che le “ruba” il respiro.
«L’incontro con Greta è stato un colpo di fulmine – dice Smutniak – facevamo i provini alle bambine, che dovevano urlare mentre i genitori le aspettavano fuori e io mi sentivo in ansia per loro. Greta ha un vero talento. Quando ha girato la scena del primo attacco, è stata così brava da farci pensare che avremmo potuto fare a meno del mostro». Il “mostro”, però, c’è ed è più vicino di quanto non si pensi. «Anche in Polonia ci sono figure leggendarie simili alla Pantafa. D’altronde, in molte culture, le favole per bambini sono spaventose. Si cerca di dare un volto e una spiegazione ai timori. Nel film, c’è molto di vero, a partire dalle crisi ipnagogiche». In primo piano, il rapporto tra madre e figlia. «Si mostra un universo al femminile. A fare paura è il fatto di sentirsi inadeguati quando si diventa genitori. Le donne di oggi si confrontano con la figura della madre nella società». Il genere horror diventa così uno strumento per raccontare anche le pressioni sociali. «Non amo l’horror. Prima di iniziare le riprese, Scaringi mi ha consigliato alcuni film per avvicinarmi al genere. Ho iniziato solo il primo. E non ho visto e non vedrò questo che ho girato». Oggi, cosa teme Kasia Smutniak? «Quello che sta accadendo intorno a noi. Il futuro. Qualche timore lo ha lasciato anche il film: i primi mesi sono stati durissimi ma ho ancora paura di svegliarmi al buio».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Marzo 2023, 06:40
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