Kasia Smutniak: «Per l'ape regina di Silvio mi sono messa a nudo»

Kasia Smutniak: «Per l'ape regina di Silvio mi sono messa a nudo»

di Michela Greco
Lo hanno detto tutti, e lo ripete anche lei: Loro (nelle sale da domani con la seconda parte) non è un film politico, ma un film sui sentimenti. Trentotto anni, polacca ma da circa 20 anni in Italia, Kasia Smutniak si è trovata immersa nel film più atteso dell'anno, quello firmato da Paolo Sorrentino per raccontare un pezzo della parabola berlusconiana, quella del periodo dal 2006 al 2010. "Sono arrivata in Italia negli anni '90 e per me era molto difficile, venendo da un paese con una storia diversa, capire cosa stesse succedendo qui in quegli anni", dice. Oggi, dopo aver interpretato Kira, la favorita di re Silvio (da molti associata a Sabina Began), dice però che questo film è importante anche perché "Il passato va in qualche modo digerito per trarne insegnamento e non ripetere gli stessi errori".
 
 


Che indicazioni le ha dato Sorrentino?
Non ci siamo mai veramente detti a quali persone reali fossero ispirati i personaggi. Siamo partiti chiedendoci quali sentimenti provino le persone che fanno certe scelte. Di certo Kira è una donna innamorata e la sua più grande paura, anzi la sua convinzione, è che un giorno sarà sostituita. Vuole stare accanto all'uomo che ama e l'unico modo in cui può farlo è quello mostrato dal film, ma ne soffre tantissimo.

È riuscita ad amare il suo personaggio, anche se non rappresenta un modello positivo?
È un processo necessario, ma per me capire le sue scelte è stato facile perché ho usato sentimenti veri: la fame, probabilmente un'infanzia difficile, un'esistenza dura. Kira è una donna consapevole di ciò che è e che fa.
Lei, come tutti i protagonisti di Loro, si esprime molto attraverso il corpo.
Il corpo è un tema centrale, le nostre debolezze passano per il nostro fisico, per cui tutti ci creiamo una maschera. Da Berlusconi in giù, tutti usano in modo esasperato la loro fisicità. 

Qual è stata la cosa più difficile?
Ballare sul tavolo. La preparazione è durata mesi e io ho dovuto anche fare un allenamento fisico, imparare a danzare e a essere di nuovo donna dopo aver interpretato un uomo intrappolato nel corpo di una donna in Moglie e marito. E poi quando si arrivava sul set accadeva di tutto, e tutto poteva accadere.

Ha in vista un film polacco...
Sì, si intitola Volterra ed è diretto da Jacek Borcuh. Il set è in Italia e recito al fianco di Krystyna Janda, praticamente la Meryl Streep polacca: ne sono felicissima.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Novembre 2019, 08:31
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